Parcheggio e ascensori per liberare piazza Vittorio Veneto e “avvicinare” Torre di Mezzo

Tra gli obiettivi c’è quello di rinnovare l’identità della città,
La giunta comunale di Fucecchio ha deliberato in favore del progetto “Realizzazione di parcheggio pubblico sotterraneo e ascensori in via Sbrilli,per la fruibilità pedonale del centro storico, della mobilità dolce e miglioramento della viabilità sia in ambito comunale che sovracomunale”.
In particolare il progetto propone un nuovo utilizzo del Parco Corsini, nella parte adiacente via Sbrilli e via Sotto la Valle attraverso la progettazione e la realizzazione di un parcheggio interrato e di una risalita verso la Torre di Mezzo. Questa soluzione, che prevede un incremento di circa cento posti macchina, vorrebbe liberare piazza Vittorio Veneto dalle auto in sosta, per favorire uno sviluppo del terziario e di tutte le attività di riuso del suolo e, nello stesso tempo, attraverso due ascensori di collegamento, in asse con la Torre di Mezzo, di servire la zona superiore del Parco dove sono collocate sia le attività culturali del comune (biblioteca, museo, centro arti performative Elan Frantoio), sia le splendide torri medievali medicee, segnale identitario di Fucecchio, coadiuvando e completando così l’intervento che ha visto la Torre di Mezzo protagonista di uno degli ultimi cantieri che ha recentemente investito la città storica (qui). Il progetto prevede inoltre la ridefinizione del marciapiede di via Sotto la Valle che attualmente è ridotto.
Nel Piano Strutturale, da un punto di vista geologico idraulico, l’area è esclusa da rischi di pericolosità idraulica, è classificata come area soggetta a pericolosità geomorfologica media ed a una vulnerabilità idrogeologica bassa per la notevole copertura di protezione.
Questo intervento si pone l’obiettivo di rinnovare l’identità della città di Fucecchio, perduta nel dopoguerra a causa dell’espansione edilizia degli anni Sessanta che si è andata concentrando soprattutto nella pianura sottostante, “al di fuori delle mura” e lontana dalla parte antica del paese. Questo processo fu causato prevalentemente dalla collocazione del lavoro, che dalle botteghe artigiane si stava pian piano spostando nelle grandi fabbriche. Il progetto, dunque, nasce per recuperare la mobilità degli spazi del centro storico di Fucecchio migliorandone la fruibilità e ridando “vita” all’antica città. La memoria è quindi una parte fondamentale del progetto.
L’area è stata inserita nell’elenco dei beni di interesse artistico o storico in quanto “occupata dalle fortificazioni militari facenti parte del sistema difensivo del Valdarno Inferiore, costruite nel XIV secolo per volere dei fiorentini sulle vestigia dell’antico Castello Cadolingio di Salamartano”. Il successivo livello di progettazione dovrà pertanto essere sottoposto all’autorizzazione preventiva della competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato.