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Giani inaugura con una “sciabolata” la stagione del tartufo a San Miniato

18 settembre 2021 | 15:03
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Giani inaugura con una “sciabolata” la stagione del tartufo a San Miniato
Giani inaugura con una “sciabolata” la stagione del tartufo a San Miniato
Giani inaugura con una “sciabolata” la stagione del tartufo a San Miniato
Giani inaugura con una “sciabolata” la stagione del tartufo a San Miniato
Giani inaugura con una “sciabolata” la stagione del tartufo a San Miniato
Giani inaugura con una “sciabolata” la stagione del tartufo a San Miniato

Momento conviviale per il via con il presidente della Regione

Un colpo secco di sciabola e il collo della bottiglia vola via. Al primo tentativo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani da vero esperto apre la stagione del tartufo delle colline sanminiatesi e brinda con un calice di spumante rigorosamente italiano. Perchè, come ha sottolineato il presidente de La Sciabola sul collo Fabio Bagni, sciabolare solo bollicine made in Italy è una opportunità per promuovere i territori toscani e italiani.

Come da programma alle 18,30 sono giunti i tartufai Giampiero Montanelli e Massimo Tofanelli con i loro cani campioni Nora e Boccio, i quali hanno dato una dimostrazione di una piccola “caccia al tartufo” nel Parco del Tartufo di Villa Sonnino. Come spiegato da Montanelli “i cani da tartufo sono il risultato di accoppiamenti eseguiti in base al patrimonio genetico e alla qualità olfattiva dei cani”.

Un altro aspetto molto importante è l’apprendimento – spiega Tofanelli – che inizia come per i bambini attraverso il gioco dai un mese di vita in poi. Un altro metodo antico e più leggendario consisteva nell’ungere i capezzoli della madre con olio tartufato. C’è da dire che tra tartufaio e cane si instaura un rapporto di empatia molto forte per cui il padrone riesce addirittura a capire la qualità del tartufo in base all’atteggiamento del cane durante la ricerca”.

È fondamentale per noi il rispetto dell’ambiente e le iniziative di volontariato ad esse annesso. Infatti, l’inquinamento, sommato alla siccità, potrebbe ridurre drasticamente la presenza di tartufi nel territorio. Dobbiamo dunque attivarci tutti affinché questo non si verifichi”, aggiunge Montanelli.

A seguire, alle 19,30 si è svolta la sciabolata di buon auspicio per l’inizio della nuova stagione del tartufo bianco a cura dell’associazione Sciabola sul Collo, che ha festeggiato anche il suo primo compleanno. I quattro nuovi aspiranti sciabolatori si sono cimentati nell’esame per ricevere l’attestato di primo livello (Bronze) davanti agli spettatori sbalorditi. I sette sciabolatori che invece avevano superato il primo livello lo scorso anno si sono adoperati nell’apertura dello spumante in bottiglie Magnum ricevendo così l’attestato di sciabolatore Bronze Plus. Ricordiamo che questa pratica ha motivo di essere ricordata in quanto ricorrono duecento anni dalla scomparsa di Napoleone Bonaparte le cui truppe erano note per aprire le bottiglie con una sciabolata. Anche il presidente della regione Toscana Eugenio Giani è stato coinvolto nella pratica, infatti ha sciabolato una bottiglia sotto la guida di Fabio Bagni, presidente dell’associazione.

Ha aperto la cena delle 20,30 Cesare Andrisano, presidente pro tempore della Compagnia del Tartufo di San Miniato, il quale ha spiegato che la promozione del tartufo è importante soprattutto a tavola in quanto ci consente di valorizzare il territorio a livello enogastronomico.

Tutta la serata è stata presentata da Fabrizio Mandorlini, presenti i sindaci Simone Giglioli (San Miniato), Giovanni Capecchci (Montopoli Val d’Arno), Marco Gherardini (Palaia), Alessio Falorni (Castelfiorentino), Paolo Pomponi (Montaione) e gli assessori Viola Luti, Alessandro Puccinelli, Claudia Centi ed Elisa Montanelli a rappresentanza dei comuni tartufigeni della zona. Presente anche l’assessore regionale Stefano Ciuoffo e altre autorità.

Stupefacente è stata la performance di Dante Alighieri (Giovanni Terreni) che ha recitato a memoria il XXXIV canto dell’Inferno e il XXXIII canto del Paradiso, lasciando tutti i presenti stupiti dalle sue doti attoriali con tanto di costume dantesco indosso.