Scatta il conto alla rovescia per il Palio: nelle strade le bandiere delle contrade






Attesa per il via alla settimana più attesa dell’anno
Tornano a sventolare le bandiere delle contrade ed il palio è sempre più vicino; sale l’adrenalina e la voglia di tornare a sorridere, e tra le novità importanti di questo palio c’è anche quella della probabile diretta no stop degli eventi a porte chiuse.
Si iniziano a vedere lungo le strade di Fucecchio le bandiere delle contrade. Il regolamento del palio prevede infatti che nei quindici giorni precedenti l’inizio della kermesse devono essere esposte e rimosse il quindicesimo giorno successivo salvo la deroga prevista per la contrada vincitrice.
Ed in tutta onestà Fucecchio imbandierata ha decisamente un altro colpo d’occhio, una serie di immagini suggestive si presentano agli occhi dei fucecchiesi e di coloro che per lavoro od altri motivi gravitano sulla città che si appresta a vivere la settimana più importante che inizia domenica 19 con il mercatino della contrade in piazza Montanelli per terminare con la corsa dei cavalli in buca nel pomeriggio di domenica 26.
Una settimana di eventi, con cene ed incontri tra contradaioli, di prove con bandiere, tamburi e chiarine, i cui suoni già rallegrano il dopo cena dei fucecchiesi.
In questa settimana Fucecchio avrà decisamente un colore ed un sapore diversi, si respirerà un aria intrisa di attese, speranze e passione, dove le contrade, autentico cuore e motore pulsante delle attività sociali, culturali e ricreative della città, con entusiasmo ed orgoglio, metteranno a nudo il lavoro fatto dall’ultimo palio corso a maggio nel 2019.
Da allora sono trascorsi più di due anni segnati dalla tristezza, da momenti brutti e difficili, in particolare per le persone che se ne sono andate causa del Covid-19. Proprio per questi motivi il palio che si correrà domenica 26 rappresenta sicuramente per Fucecchio, oltre ad essere la manifestazione più importante per la città, il segnale della ripartenza, del coraggio di sfidare il nemico invisibile con le sole armi dei vaccini e del rispetto delle regole e delle restrizioni imposte dalle norme emanate per combattere l’epidemia.
Un nemico subdolo e vile che ha lasciato sul campo di battaglia, perché di una guerra si tratta, persone ed imprese, che ha messo in seria difficoltà le aziende, le famiglie e le contrade che stanno cercando un po’ alla volta di rialzarsi, e questo primo palio dell’era post Covid ne è il primo segnale importante.
Questo palio quindi “sa da fare” direbbe il Manzoni, anche se comporta un impegno ed uno sforzo organizzativo notevole per l’amministrazione comunale, il cda della manifestazione, e non per ultime le contrade che il nemico invisibile ha messo in seria difficoltà ma non in ginocchio, perché la voglia di ripartire e vivere la contrada e la città non è andata perduta ed anche se si tratterà di un palio in “formato ridotto” quel che conta è che la “passione vera” è rimasta grande per accontentarsi anche di quel poco che in questo momento è concesso pur di tener viva la manifestazione e le contrade.
Un palio che ha molte similitudini con quello corso nell’ormai lontano maggio 1981; entrambi sono stati i primi in contesti storici diversi. Quello della prima edizione nasce in un contesto storico e sociale nel quale erano ancora presenti (anche se ormai ai titoli di coda) i benefici del boom economico degli anni 60, mentre il palio attuale nasce nel periodo di coda (speriamo) della più grande pandemia vissuta nel nostro paese che ha distrutto imprese, aziende e famiglie.
Intanto “il progetto Spinelli” del quale per primi abbiamo parlato, oltre ad incassare il parere positivo della Prefettura, ben rappresentato e circostanziato nelle carte dagli uffici comunali, ha ottenuto anche l’ok della commissione pubblici spettacoli e quindi per usare un altra citazione importante: “Il dado è tratto” e quindi barra a dritta con direzione 19 settembre per il primo evento in programma, il mercatino delle contrade in piazza Montanelli.
La macchina organizzativa, come anticipato nei giorni, è già in moto, le contrade hanno già iniziato la distrìbuzione dei biglietti sulla base dei criteri scelti da ciascuna di esse e tutto sembra procedere nel migliore dei modi.
Coloro che resteranno fuori dagli eventi in cui il pubblico è ammesso, ossia la tratta e la corsa dei cavalli alle quali sono ammessi solo 2.500 spettatori, potranno seguire gli eventi nelle sedi delle contrade sui maxi schermi o sul divano di casa alla tv in quanto il Cda della manifestazione sta perfezionando l’accordo con un emittente televisiva che trasmetterà tutti gli eventi in diretta, una lunga non stop della quale al momento non si sa niente di preciso e della quale si avranno informazioni più dettagliate in occasione della tradizionale conferenza in programma ad inizio settimana.