Palio di Fucecchio, Massarella e Querciola non ci stanno: “Noi siamo contrari”

“Rispetteremo la decisione, ma un palio con restrizioni non ha senso”: le ragioni delle contrade
Malumori e scontento escono allo scoperto a poco più di un mese dalla data fissata per il palio di Fucecchio. A parlare per prime sono le contrade Massarella e Querciola, che si dicono entrambe “contrarie a un Palio a queste condizioni”.
I commenti da parte dei due sodalizi arrivano all’indomani dell’incontro tra le contrade e il sindaco Spinelli e, soprattutto, dopo che è stato fissato il tetto massimo di partecipanti a 2mila 500 spettatori. “La premessa – ci tengono a precisare i rappresentanti delle due contrade – è che nella riunione via zoom del 17 agosto tra Cda, sindaco e presidenti non c’è stata alcuna esplicita votazione. Entrambe ci siamo sempre dichiarate contrarie alla disputa di un Palio in condizioni che non corrisponderanno a quelle ‘normali’: entrambe ci siamo sempre dichiarate contrarie”.
“Abbiamo votato ‘no’ nelle sedi ufficiali ed opportune – dicono i rappresentanti, che spiegano i motivi della loro posizione -, sostenendo che un Palio con restrizioni non ha alcun senso, per vari motivi, a partire dal fatto che il senso di aggregazione e di festa di popolo totale che sta alla base del Palio stesso viene del tutto a mancare”.
Per questo i due gruppi chiariscono la loro volontà: quella “di rispettare la decisione, seppure da entrambe non condivisa, di disputare il Palio il giorno 26 settembre. Una decisione presa dall’amministrazione comunale, dal Cda e dalla maggioranza delle contrade”.