“Il dono più bello nonostante gli ostacoli”, don Udoji canta un inno alla vita

Il video musicale del Lab-oratorio della parrocchia spopola sui social. E in cantiere c’è già il prossimo
Un invito a rialzarsi e reagire di fronte agli imprevisti della vita, che sono sempre dietro l’angolo. Così come “ogni malattia ha la sua cura”, dietro ogni sventura ci può essere un lato positivo: è un messaggio di speranza quello della canzone “Allora canta con me”, brano dei Blu Confine del 2012 che da pochi giorni ha anche un video. Cantante di punta: don Udoji, parroco della comunità pastorale di Marti, Capanne e Montopoli.
Il video musicale è il frutto di una collaborazione inedita e nasce in seno al Lab-oratorio, format estivo della parrocchia realizzato grazie alla Caritas diocesana e a Caritas Young. Oltre ai giovani dell’oratorio hanno partecipato le allieve della Scuola Danza con Perla per le coreografie e la Compagnia SottoSopra per la produzione del video. Le riprese sono di Michele Lombardi.
La canzone dei Blu Confine, gruppo di giovani della diocesi di San Miniato che fanno della musica uno strumento di evangelizzazione, è un invito alla gioia del quotidiano che spesso viene oscurata dagli episodi ordinari e normali della vita come un incidente durante il gioco oppure in viaggio.
“L’idea dietro la canzone – spiega don Udoji – è un invito a godere della vita che ci è stata data, nonostante gli episodi che ci ostacolano e ci preoccupano e rendono la vita stessa difficile. Dobbiamo amare la vita al di là delle cose che capitano e ringraziare per il dono più grande che abbiamo. La canzone è nata da esperienze e incontri con persone, ciascuno con la sua storia, ciascuno con i propri ostacoli”.
“Ogni ferita ha la sua cura – continua don Udoji – e Dio è sempre nell’orizzonte della nostra vita. Il video nasce perché volevamo trovare una forma che ci permettesse da una parte di ballare e recitare e dall’altra lanciare un messaggio positivo. L’associazione Giubilate porta avanti questa finalità: quella di offrire una piattaforma fisica (l’ambiente parrocchiale) e virtuale (radio, social) dove i ragazzi possono esprimere le arti e la loro creatività senza l’affanno della competizione”. Non è il primo progetto innovativo che esce dalla parrocchia, infatti: solo l’anno scorso era partita la Radio del buon viaggio, esperienza radiofonica per under 25 che in pieno lockdown raccontava le “positizie”, le buone notizie.
Intanto, per fine mese è prevista l’uscita di un altro video musicale, anche questo di una canzone già incisa.