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Inaugurata dalla Contrada Porta Raimonda la panchina rossa contro la violenza di genere

30 luglio 2021 | 13:27
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Inaugurata dalla Contrada Porta Raimonda la panchina rossa contro la violenza di genere
Inaugurata dalla Contrada Porta Raimonda la panchina rossa contro la violenza di genere
Inaugurata dalla Contrada Porta Raimonda la panchina rossa contro la violenza di genere
Inaugurata dalla Contrada Porta Raimonda la panchina rossa contro la violenza di genere
Inaugurata dalla Contrada Porta Raimonda la panchina rossa contro la violenza di genere
Inaugurata dalla Contrada Porta Raimonda la panchina rossa contro la violenza di genere

“Il rispetto non è un atto di gentilezza, è la condizione necessaria per una società civile”

Taglio del nastro per la panchina rossa collocata tra piazza Toscanini e via Sottovalle. Si tratta della quinta sul territorio comunale di Fucecchio. Simbolo della lotta alla violenza di genere e monito costante a un dramma mai debellato come quello del femminicidio, la panchina inaugurata ieri (29 luglio), a due passi dalle torri di piazza Giovanni Paolo II, è stata voluta dall’amministrazione comunale e dalla Contrada Porta Raimonda.

Bella la cerimonia inaugurale anche grazie alla presenza di figuranti in costume con i colori della Contrada. All’iniziativa hanno partecipato le due associazioni impegnate sul territorio nella lotta alla violenza di genere e nel sostegno alle donne vittime di violenza: il Centro Aiuto Donna Lilith, rappresentato da Bianca Masoni e Miriam Falai, e l’associazione Frida, rappresentata da Silvia Bicchi.

“È indispensabile che tutti ci prendiamo la nostra parte di responsabilità nel fermare il dilagare di atteggiamenti violenti verbali e fisici – ha ricordato la vicesindaco Emma Donnini durante il suo intervento -. La panchina rossa è il simbolo di una lotta che ha bisogno delle istituzioni e di una rivoluzione culturale che ciascuno di noi deve portare avanti nel rispetto della unicità di ciascuno”.

“La Panchina Rossa – ha aggiunto Sabrina Mazzei, consigliera delegata alle pari opportunità – rappresenta l’impegno per la collaborazione tra istituzioni, associazioni coinvolte e centri anti-violenza. Vuol essere un simbolo di denuncia, visti i numeri drammatici aggravati dalla pandemia, ma anche di speranza per tutte le donne che stanno subendo la violenza e che non si devono sentire sole. Vogliamo ribadire a tutte le donne, e in particolare alle giovani ragazze, di non accettare alcun atto di sopraffazione perché potrebbe essere l’inizio di un tunnel che conduce alla violenza”.

“La nostra Contrada Porta Raimonda – ha aggiunto il presidente Marco Mancini – ha un Gruppo Donne riconosciuto dallo statuto, sono le Aquile che, oltre all’attività di contrada, negli anni hanno partecipato a molte iniziative, anche al fianco di associazioni che oggi sono qui presenti, per sensibilizzare le persone sui temi che riguardano la donna, sul tema della salute ma anche e soprattutto nella lotta alla violenza di genere. L’ingrediente giusto per superare questa piaga è il rispetto: il rispetto della diversità, il rispetto del più debole, del più fragile. Ciò nasce dalla conoscenza e dall’informazione, prima di tutto tra le mura domestiche, in famiglia. Il rispetto non è atto di gentilezza, è una condizione necessaria affinché una società civile possa mantenersi tale”.