L’allarme del settore ospitalità: “In Toscana servono terapie intensive o sarà un disastro”

28 luglio 2021 | 10:30
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L’allarme del settore ospitalità: “In Toscana servono terapie intensive o sarà un disastro”

Property Manager: “E’ una delle regioni che rischia di più di passare in zona gialla: un Ko per l’economia”

La politica deve fare le scelte che servono per aumentare del 15 percento i posti in terapia intensiva,già da questa o dalla prossima settimana. Se la regione finisse in zona gialla, per l’economia sarebbe un disastro”. Lo dichiara Alessandra Signori, referente toscana di Property Managers Italia, associazione che si occupa di ospitalità alternativa e dialoga con le istituzioni.

“Questa è un’estate di boom di prenotazioni. Sulla costa ci sono picchi da pre-covid, e forse di più – spiega – Anche nelle città d’arte c’è una forte ripresa. Rispetto al 2019 siamo ancora sotto di un 20 percento, ma il segnale è più che incoraggiante. Ecco, in questo contesto, bisogna ricordare che, per tasso di saturazione delle terapie intensive, la Toscana è una delle regioni che più rischia di entrare in zona gialla. Se succedesse, ci sarebbe un disastro: il 50 percento di cancellazioni. Cioè due terzi in meno di turisti nelle città d’arte rispetto al 2019. Si tratterebbe di un colpo capace di mettere ko gran parte delle imprese turistiche e tutto l’indotto della regione”.

“Una regione passa in zona gialla – ricorda Signori – quando la percentuale di pazienti covid in terapia intensiva sale al 10 percento dei posti. In Toscana i posti sono 460, un numero che non è cambiato molto dalla situazione pre-covid. In questo momento, siamo a 16 ricoveri. Se, nelle prossime settimane, ci fosse un incremento di 30, arriveremmo alla soglia del 10 percento, e la Toscana diventerebbe gialla. Non è una prospettiva certa, ma non è nemmeno già scongiurata. Per questo chiediamo alla Regione di farsi portavoce di un adeguamento che altri Paesi europei hanno già e che il nostro Paese non è riuscito a prevedere: servono posti in terapia intensiva e personale medico competente”.