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Passerella a Ponticelli, si allungano di un altro mese i tempi della perizia

27 luglio 2021 | 13:39
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Passerella a Ponticelli, si allungano di un altro mese i tempi della perizia
Passerella a Ponticelli, si allungano di un altro mese i tempi della perizia
Passerella a Ponticelli, si allungano di un altro mese i tempi della perizia

E intanto spunta uno striscione ironico: “Del doman non c’è certezza”

Si prolunga ancora di un mese l’attesa per conoscere le verità dietro al crollo della passerella a Ponticelli. E’ di questa mattina, infatti, la notizia in merito alla richiesta del perito incaricato dal tribunale di una proroga della scadenza per la redazione della perizia tecnica. Intanto qualcuno nella frazione manifesta il suo scontento.

Dopo il primo sopralluogo il 23 aprile, la scadenza “naturale” fissata dal Ctu era era stata prevista a fine luglio. Il perito ha però chiesto un mese di tempo in più per mettere nero su bianco le sue valutazioni in merito a quanto accaduto lo scorso 16 febbraio, quando poco dopo la gittata del cemento la struttura si è adagiata sul letto del Collettore.

“Ricordo – scrive intanto la sindaca Ilaria Parrella – che il tribunale di Pisa ha nominato il ctu (consulente tecnico d’ufficio), accogliendo la richiesta, fatta dal Comune, dell’Atp (accertamento tecnico preventivo). Il tribunale ha accolto anche l’urgenza avanzata dal Comune. Il Ctu nominato ha il compito di determinare le cause, le responsabilità oltre che a dettare le condizioni per la rimozione della passerella ceduta che è già stata rimossa. Prosegue quindi il lavoro del Ctu per l’accertamento delle cause e delle responsabilità del crollo. Il Ctu ha effettuato sopralluoghi, verifiche e varie prove che necessitano di alcune settimane oltre il tempo previsto. Sarà mia cura, come è stato fatto fino a questo momento, tenere tutti costantemente aggiornati sugli sviluppi”.

Niente da fare, per adesso, per lo spostamento dei resti della passerella, che il comune vorrebbe togliere di mezzo al più presto, anche in vista del riavvio della procedura di ri-progettazione. Tutto questo mentre la Regione Toscana, in questi tre mesi, ha proceduto a chiedere indietro il suo finanziamento all’opera mai venuta alla luce. La Regione, infatti, nel 2019 aveva destinato al comune di Santa Maria a Monte un contributo per la realizzazione dell’opera pubblica: 15mila euro erogati per lavori che almeno per ora, causa cedimento della struttura, non potranno arrivare al termine. Di qui la richiesta al Comune di rimborsare i 15mila euro, mentre l’Ente ha già annunciato di chiedere un nuovo finanziamento.

Lo striscione

“L’amministrazione ha richiesto la possibilità di spostare il resti della passerella – scrive, ancora, la prima cittadina – ma non si conoscono ancora i termini e i tempi per lo spostamento”. Un allungamento dei tempi, con tanto di ‘scheletro’ in cemento e acciaio spezzettato in bella vista lungo la provinciale, a pochi metri dal canale e dal ponte, che sta creando qualche disagio ai tanti che speravano nell’arrivo dell’opera pubblica e ora si trovano a ‘gestire’ gli strascichi di quanto avvenuto.

Disagio che nelle settimane scorse ha innescato anche qualche ironia. Come quella inevitabilmente associata ad uno striscione, recante le celebri parole di Lorenzo il Magnifico nel Trionfo di Bacco e Arianna (Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! / chi vuol esser lieto, sia / del doman non c’è certezza ) piazzato giorni fa dai titolari del vicino hotel Il Poeta ad una transenna del cantiere. “Ho notato, in occasione di un evento, che gli ospiti avrebbero subito notato la passerella caduta e prima che tutti chiedessero se era il posto visto in tv  per la passerella e per il Rave o voluto abbellire e camuffare il danno – scrive sui social Francesca Puccini, una dei titolari del noto hotel ristorante. – Abbiamo stampato una poesia di 5 m per coprire un po’ di cantiere. Tutta orgogliosa gli faccio una foto con applauso dal vicinato”. Una ‘goliardia’ durata poco prima che dal comune se ne accorgessero, intervenendo a togliere lo striscione in quanto affissione abusiva.