Un viaggio attraverso le opere che legano Napoleone a San Miniato: inaugurata la mostra

29 giugno 2021 | 11:45
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Un viaggio attraverso le opere che legano Napoleone a San Miniato: inaugurata la mostra
Un viaggio attraverso le opere che legano Napoleone a San Miniato: inaugurata la mostra
Un viaggio attraverso le opere che legano Napoleone a San Miniato: inaugurata la mostra
Un viaggio attraverso le opere che legano Napoleone a San Miniato: inaugurata la mostra
Un viaggio attraverso le opere che legano Napoleone a San Miniato: inaugurata la mostra
Un viaggio attraverso le opere che legano Napoleone a San Miniato: inaugurata la mostra

Anche Eugenio Giani al conservatorio Santa Chiara: “La Regione entra d’imperio nella Storia”

Il rapporto storico fra la famiglia Bonaparte e San Miniato segna una nuova tappa nelle sue celebrazioni, con una mostra che a 200 anni dalla morte di Napoleone coltiva storia e memoria attraverso un viaggio volto a ripercorrere le tappe della formazione dello speciale legame fra la città della Rocca e l’immaginario napoleonico.

Ad inaugurare questa mattina la raccolta temporanea di opere, intitolata “Noi & N.” e che sarà aperta al pubblico da oggi fino al 30 settembre al conservatorio S. Chiara, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in compagnia del vescovo Andrea Migliavacca, del sindaco Simone Giglioli, dell’assessore alla cultura Loredano Arzilli e del presidente della Fondazione Conservatorio Santa Chiara e direttore della scuola NormaleLuigi Ambrosio.

Presenti anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato Antonio GuicciardiniSalini, il responsabile della direzione regionale di Crédit AgricoleMassimo Cerbai, il direttore dei musei civici Lorenzo Fatticcioni e Francesco Mugnari, associazione “Tra i binari”.

Anche il giorno scelto per l’avvio della mostra non é casuale: il 29 giugno infatti ricorre l’anniversario dell’incontro fra il giovane Napoleone, generale in capo dell’Armata d’Italia, e il canonico Filippo, suo anziano parente del ramo toscano della famiglia, avvenuto il 29 giugno 1796. Oltre alla mostra, è prevista anche una rievocazione storica in centro, che si terrà il 10 luglio, a partire dalle 19.

“Una mostra incentrata su sue elementi, la Storia e la Memoria. – dice Fatticcioni sull esposizione, curata dal pittore Luca Macchi e e dall’archivista Laura Guiducci. – Napoleone tornava dalla spedizione dell’invasione di Livorno, tornando a Firenze passa a San Miniato. La parte storica serve a contestualizzare un incontro apparentemente inconcepibile. Eppure a San Miniato la famiglia Bonaparte esiste da secoli. La parte della memoria riguarda proprio quell’incontro nello specifico. Sono state utilizzate le tante ricerche messe in campo nei decenni sul tema, i cui risultati sono raccolti anche in importanti istituti della città come l’Accademia degli Euteleti. Nella parte della memoria troviamo anche la figura di Dilvo Lotti, pittore sanminiatese che dedicò alcune delle sue ultime produzioni proprio alla figura di Napoleone”.

“Legame da sviluppare, quello storico fra San Miniato e la famiglia Bonaparte”. Questo, invece, il consiglio che il presidente della regione Toscana ha affidato alla platea dei partecipanti all’inaugurazione della mostra. Esposizione, frutto della collaborazione di vari enti della rete museale sanminiatese, oltre che della Fondazione CRSM, che ruota intorno a numerosi reperti, come il dipinto di Egisto Sarri (‘L’ingresso di Napoleone I a San Miniato’, olio su tela del 1876) ma che invita il visitatore a porsi una fondamentale domanda: che ne sarebbe stata, di tutta l’epopea napoleonica, senza quel legame con San Miniato che lo stesso generale volle sottolineare con la sua visita del 1796 al suo lontano parente, il canonico Filippo Bonaparte?

La storia è allergica ai ‘se’, ma il viaggio che viene proposto, attraverso reperti dell’epoca, piccoli tesori dall’archivio dell’Accademia degli Euteleti e successive riflessioni artistiche avvenute nei secoli successivi è indagare proprio sul legame fra il futuro imperatore francese e la città della rocca. Quella stessa che per secoli dette i natali a quel ramo patrizio della famiglia, i Bonaparte, il cui comprovato lignaggio tanto fu decisivo quando il padre di Napoleone, Carlo Maria, venne in Toscana alla ricerca dei documenti necessari per assicurare al figlio l’iscrizione alla Regia Scuola Militare di Parigi. “Senza quei documenti non sarebbe stato ufficiale a poco più di 20 anni, quando iniziò la sua avventura – ha precisato il presidente Giani. – Un legame con San Miniato che ritorna anche in alcune pagine di quel diario dettato negli ultimi anni di Sant’Elena, alla fine di un’esistenza che lo portò a realizzare tanto delle filosofie illuministe: l’inizio dell’Europa come la conosciamo”.

Molto di questo immaginario si aggrega intorno ad alcuni oggetti e luoghi divenuti quasi iconici della sua identità. Dagli anni ’80 del secolo scorso le attività di alcuni artisti e importanti operatori culturali di San Miniato, incentrate sulla figura di Napoleone, hanno contribuito a infittire la trama delle iniziative commemorative e ad arricchire l’immaginario napoleonico delle loro opere. Tra questi ricoprono particolare rilevanza Dilvo Lotti, Marianella Marianelli con il racconto in plaquette incentrato sull’incontro del 29 giugno 1796 ed il romanzo storico di ispirazione napoleonica “Ipotesi per un fantasma”, infine i fratelli Taviani che dedicano al passaggio delle truppe francesi in Toscana diverse scene di “Fiorile”.

“Il filo rosso dell’esposizione è costituito da una linea del tempo mediante la quale viene messo in evidenza il legame tra storia e memoria – dichiara il direttore dei Musei Civici Lorenzo Fatticcioni, uno dei curatori della mostra -. Le prime due sezioni, relative alla storia, sono dedicate alle testimonianze della plurisecolare presenza della famiglia Buonaparte a San Miniato e al periodo dell’occupazione francese della Toscana, mentre le sezioni relative alla memoria mostrano materiali documentari relativi agli studi dell’erudizione locale, aggregata intorno all’Accademia degli Euteleti, alcuni cimeli fortemente evocativi dell’immaginario napoleonico a San Miniato, una scelta dalle opere di Dilvo Lotti dedicate a Napoleone, infine una rassegna di pubblicazioni relative ad iniziative scientifiche e rievocative promosse a San Miniato in tempi recenti”.

“Il legame di Napoleone con San Miniato è documentato e oramai pienamente riconosciuto – precisano il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e l’assessore Loredano Arzilli -; volevamo ricordare la sua figura nell’anniversario dei 200 anni dalla sua morte, con una mostra che, per la prima volta, ci permette di unire in uno stesso luogo molti degli oggetti e delle carte che ci raccontano di Napoleone a San Miniato, un’esposizione che ha, come fulcro centrale, il famoso dipinto di Egisto Sarri gentilmente concesso da Crédit Agricole che ringraziamo. Oltre alla mostra, il 10 luglio faremo anche una rievocazione, dopo quella realizzata da Dilvo Lotti nel 1996, per celebrare i 200 anni dell’incontro tra Napoleone e lo zio canonico Filippo. L’intenzione era quella di ricordare non solo il generale francese a 200 anni dalla sua morte, ma anche altre figure che hanno reso San Miniato la splendida e rinomata città che conosciamo oggi: Dilvo Lotti e i fratelli Taviani – e concludono -. Ringraziamo il Sistema Museale e la Diocesi per aver recepito le nostre istanze, tutte le associazioni e gli Enti cittadini che, con il loro lavoro e il loro prezioso supporto, hanno reso tutto questo possibile, i nostri sponsor per aver capito l’importanza del sostegno ad un progetto così importante e la Regione Toscana, sempre vicina alla nostra Città e alle iniziative culturali di grande valore”.

La mostra si avvale dei patrocini di Regione Toscana e Provincia di Pisa, ed è stata realizzata grazie al sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Crédit Agricole, Azienda Speciale Farmacie, Figli di Guido Lapi spa, Conceria La Scarpa spa, Ghiropelli srl, Organazoto spa, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Pallets Bertini Group srl, Leather Kem srl, Ausonia srl, Lotti Franco, Gruppo Nuti Ivo spa, Fracopel, Nuova Antilope e Centro Studi Enti Locali. Sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 solo su appuntamento (tel. 057143050) nei mesi di luglio e settembre; venerdì dalle 18 alle 21; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Intanto, per la rievocazione storica a cura dell’associazione ‘Tra i Binari’, che si terrà il 10 luglio nel centro storico, è caccia ai figuranti: appuntamento per gli aspiranti giovedì sera, alle 21, in Piazza Bonaparte, o al numero 3333738029.