“Cantieri e code il pane quotidiano”, Confesercenti sulla FiPiLi: “Sbagliato chiudere ai tir”

Spunta di nuovo l’ipotesi della terza corsia: “La soluzione è allargarla con i soldi del Recovery Fund, o resterà per sempre un problema della Toscana”
“Siamo totalmente d’accordo con la proposta dei sindaci sulla necessità di risolvere il problema infrastrutturale della Toscana centrale. Ci mettiamo al loro fianco e proponiamo la creazione di un tavolo di lavoro per raccogliere idee e fare proposte concrete per superare questo gap ormai insopportabile”. Così Marco Costoli, presidente di Confartigianato Empolese Valdelsa prende posizione sulla lettera aperta indirizzata al ministro delle infrastrutture, Enrico Giovannini, e al presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, dai sindaci toscani che gravitano intorno alle aree produttive.
“La FiPiLi – continua Costoli – è un’arteria di comunicazione fondamentale per la Regione, nel nostro territorio non c’è azienda che non abbia a che fare con questa strada e con tutte le sue criticità. Cantieri infiniti, incidenti, code, rallentamenti sono il pane quotidiano delle imprese del territorio che lamentano danni ingenti e non più sopportabili”.
Per il presidente di Confartigianato Empolese Valdelsa la prospettiva di interdire l’accesso alla FiPiLi ai tir, spostandoli in autostrada non è la soluzione giusta. “Quella di limitare il traffico non è la soluzione corretta – ha detto -, perché più passano gli anni, più saranno i mezzi sulla FiPiLi e più grandi saranno i problemi. A nostro avviso la soluzione è ampliare questa infrastruttura e migliorarne la viabilità, ne gioveranno tutti: imprese, cittadini, turisti e pendolari. Appoggiamo senza dubbio l’ipotesi di realizzare una terza corsia e siamo certi che ora, sfruttando i fondi del Recovery Fund, sia davvero il momento per passare dalle parole ai fatti. Se perdiamo questa occasione, la FiPiLi resterà per sempre un problema della Toscana anziché esserne una risorsa”.