FiPiLi, trasportatori scrivono a Giani e annunciano lo stato di agitazione: “Siamo al limite della sopportazione”



Assotir fa il punto a Santa Croce. L’allarme per l’estate: “Traffico locale paralizzato con i flussi vacanzieri”
Il tema caldissimo della FiPiLi fra minacce di pedaggi e chiusure, lavori in corso interminabili così come le file, impone una discussione ed una presa di posizione forte della categoria del trasporto merci. Per questo la riunione dei direttivi delle delegazioni toscane di sabato 19 giugno a partire dalle 9,30 che si svolgerà presso la sede Assotir di Santa Croce sull’Arno nello show room Valiani, è aperta a tutte le imprese di trasporto. Ma l’urgenza del tema FiPiLi non sarà l’unico visto che si che si parlerà anche degli assetti organizzativi di Assotir sul territorio. Intanto anche il comitato regionale di Assotrasporti annuncia lo stato di agitazione, scrivendo una lettera al governatoreEugenio Giani e all’assessore ai trasporti Baccelli. La richiesta: che vengano decisi e messi in essere rapidamente gli investimenti per nuove infrastrutture che possano alleggerire o sostituire quelle attuali.
Una categoria “al limite della sopportazione”,che mette in guardia dal rischio di congestionamento del traffico locale con il passaggio della Toscana in zona bianca e l’aumento dei flussi vacanzieri. La delegazione interprovinciale Pisa Lucca Massa di Assotir ha, a tal proposito, convocato una riunione allargata anche alle altre delegazioni di Prato Pistoia e Firenze e di Grosseto per sabato 19. All’ordine del giorno, la presentazione del responsabile della sede Assotir di Pisa-Lucca-Massa, la costituzione coordinamento Assotir Toscana oltre alla programmazione attività future, fra le quali appunto il tema della FiPiLi e delle infrastrutture. “Da tempo abbiamo chiesto un tavolo alla Regione Toscana – ha sintetizzato il Giovanni Capecchi Presidente Assotir di Pisa, Lucca e Massa – aperto anche alle altre istituzioni locali per affrontare quelli che sono i tre temi fondamentali per la nostra professione di autotrasportatori in Toscana: un tavolo regionale per l’agibilità e la legalità nell’ Autotrasporto; un progetto per l’avvio alla professione di autista che si stima possa interessare almeno un migliaio di lavoratori; oltre al confronto per le numerose criticità delle infrastrutture e nella viabilità”.
Sullo stesso fronte il Coordinamento regione Toscana di Assotrasporti – Innovazione nel Trasporto, in accordo con le associazioni locali di Pisa e Livorno, ha scritto al presidente Giani e all’assessore Bacelli chiedendo di intervenire al più presto per risolvere le criticità riscontrante sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno.
“Informando dell’invio delle lettere indirizzate al governo Draghi e all’esecutivo precedente – ha detto Secondo Sandiano, presidente Assotrasporti – relative alla richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per far fronte alla precarietà del sistema viario e ferroviario italiano, di riduzione dei pedaggi autostradali sulle tratte interessate da importanti lavori di manutenzione che ne impediscano la normale fruizione e di richiesta di misure in favore dell’autotrasporto in accordo con altre associazioni di categoria, oggi ci rivolgiamo direttamente al presidente della regione Eugenio Giani per sollecitare l’intervento della sua giunta”.
Il 17 gennaio 2020 Assotrasporti ha chiesto al Governo precedente la dichiarazione dello stato di emergenza e di rendere l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali immediatamente operativa e coinvolgere tutte gli enti competenti (Anas, comuni, province, regioni, concessionari autostradali) nel controllo capillare del capitale infrastrutturale italiano. L’operazione si può svolgere in tempi brevi e con costi contenuti tramite la precettazione/distaccamento per uno o più giorni alla settimana del personale della pubblica amministrazione.
“Con lo scoppio della pandemia di Covid-19 e l’inizio del lockdown – aggiunge Fabrizio Civallero, segretario del Coordinamento regione Toscana -, abbiamo rinnovato la proposta affinché si potesse sfruttare il periodo di riduzione del traffico per agevolare i controlli senza inficiare il sistema di trasporti nazionale”.
“Il problema delle carenze infrastrutturali è grave e comporta pesanti ricadute sugli utilizzatori dei servizi di trasporto – continua Sandiano -, sia in termini di sicurezza, sia in termini economici: è necessario che vengano decisi e posti rapidamente in essere investimenti in nuove infrastrutture che possano alleggerire o sostituire le attuali”.
“Caso emblematico nella regione Toscana è la situazione della superstrada FiPiLi – concludono il presidente Apit Giorgio Ercoli da Pisa e il presidente Alit Salvatore Celestre da Livorno, ribadendo la richiesta di un incontro a tempi brevi per concordare un tavolo di concertazione permanente con la regione Toscana -: l’alta concentrazione di cantieri, deviazioni e chiusure, tra le quali si prospetta il divieto di transito per i mezzi pesanti, causano code, rallentamenti e incidenti, anche gravi che rischiano di far perdere competitività alle imprese locali”.
“La Toscana è ancora in zona gialla per il rischio Covid-19, ma presto passerà in bianca – conclude Scandiano -. Una volta che le principali restrizioni imposte ai cittadini verranno meno e con l’aumento dei flussi estivi dei vacanzieri, la situazione sulla FiPiLi rischia di paralizzare il traffico locale. Per questo chiediamo alla Regione di intervenire concretamente e di coinvolgere le associazioni di categoria nella programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria”.