Scuola, partiti gli esami di maturità: niente scritti, la novità è il curriculum degli studenti

Sono 95 gli studenti impegnati al Marconi. Della Marca: “Speriamo sia l’ultima volta in modalità Covid”
È suonata pochi giorni fa, il 10 giugno l’ultima campanella per gli studenti delle scuole superiori. Il secondo anno di didattica mista è finita e i ragazzi programmano le vacanze estive. Non tutti: o almeno, non ancora. Per i più grandi, infatti, è partito il conto alla rovescia per i giorni che mancano all’inizio dell’esame di maturità. I colloqui sono partiti stamattina (16 giugno) e anche quest’anno l’esame sarà costituito soltanto dalla prova orale, senza gli scritti.
L’unica novità è il curriculum degli studenti: durante l’ora di conversazione con la commissione saranno tenute in considerazione anche le esperienze extrascolastiche dei giovani. Sport, attività di volontariato, impegno civico peseranno sulla determinazione del voto.
Le modalità dell’esame sono simili a quelle del 2020: commissione interna con il solo presidente esterno e colloquio orale che parte dalla tesina assegnata nei mesi scorsi per poi andare a toccare temi interdisciplinari. Resta l’esposizione dell’alternanza scuola-lavoro. Un’ora di colloquio che può valere 40 punti sul totale di 100: gli altri sessanta sono calcolati in base a quelli ottenuti nel triennio. È anche la seconda maturità con un rigido protocollo anti-covid: potrà accedere, oltre al candidato, un solo accompagnatore, ci saranno un massimo di cinque colloqui al giorno e secondo orari scaglionati già stabiliti con precisione. I maturandi dovranno arrivare 15 minuti prima del loro turno e una volta sostenuta la prova dovranno subito lasciare la scuola. Il tempo e lo spazio per i festeggiamenti sarà altrove: la priorità per i plessi scolastici è quella di garantire la sicurezza durante lo svolgimento delle prove e per questo anche la pulizia e l’igienizzazione degli spazi sarà costante.
Certo, le condizioni con cui ci si avvicina all’esame non sono proprio le stesse dell’anno scorso: molti degli studenti, oltre agli insegnanti, sono già vaccinati o si stanno vaccinando in questi giorni.
Al liceo Marconi di San Miniato gli alunni che da domani sosterranno gli esami sono 95, divisi tra tutti gli indirizzi della scuola. “La vera novità di quest’anno è il curriculum – il commento del dirigente del liceo Marconi, Gennaro Della Marca -: una prima fase è quella in cui le segreterie inseriscono i crediti e le attività dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro). Poi gli studenti hanno a disposizione un’applicazione in cui inseriscono le attività extrascolastiche che hanno fatto e, tramite questa app, il presidente della commissione d’esame prende in visione il curriculum di ogni candidato. Poi, una volta sostenuta la prova, il documento torna alla segreteria, che inserisce la certificazione e lo rilascia allo studente come documento ufficiale. È una novità interessante perché proietta i ragazzi in Europa: si cerca di raggiungere un’unità transnazionale”.
E l’auspicio, stavolta con concrete possibilità di vederlo realizzato, è che questo possa essere l’ultimo esame in modalità Covid: “Spero che questa esperienza di due anni – ha aggiunto Della Marca – possa dare qualche stimolo per cambiare l’esame di stato. Non tornare a quello di prima, ma cercare una via di mezzo tra un esame troppo snello come ora e uno troppo farraginoso come quello pre-Covid. Dobbiamo tenere quello di buono che la pandemia ci ha portato: per esempio, l’impiego delle nuove tecnologie”.