Il sindaco Barnini incontra i No Keu: “Un piano di verifiche su acque e suolo”






Il primo cittadino di Empoli: “C’è anche un progetto di estensione dell’acquedotto per chi non ha alternative al pozzo privato”
Assemblea attesa e partecipata ieri sera (giovedì 10 giugno) al circolo Arci di Sant’Andrea, convocata dal sindaco di Empoli Brenda Barnini insieme ai rappresentanti dei cittadini delle frazioni della zona con l’obiettivo di avere un’occasione pubblica in cui si potesse ricostruire la vicenda giudiziaria che riguarda i possibili sversamenti di materiale sotto la Sr 429. L’occasione è stata utile anche per presentare ai cittadini che hanno aderito al comitato No Keu i fronti su cui l’amministrazione sta lavorando: la predisposizione di un piano di verifiche e monitoraggio su acque e suolo per capire meglio quali interventi sono necessari e lo studio di un progetto per estendere l’acquedotto a tutte le famiglie che non hanno alternative al pozzo privato.
Insieme a Barnini, anche i sindaci di Castelfiorentino Alessio Falorni e di Gambassi Terme Paolo Campinoti. “La Sr 429 è un’arteria strategica per tutta la regione Toscana e per l’Empolese Valdelsa, non avrei mai creduto – ha confessato in apertura dell’incontro il sindaco di Empoli – di dover tornare qua a fare un’assemblea per riparlare di un’opera per la quale abbiamo lavorato fin dai primi giorni del primo mandato amministrativo. Da quando, il 15 aprile 2021, abbiamo ricevuto la notizia dell’inchiesta sul Keu, il comune di Empoli, in quanto parte offesa, ha lavorato per tutelare la salute della popolazione e anche per questo siamo pronti a costituirsi parte civile nell’eventuale processo che seguirà questa fase. Seguiamo passo dopo passo ogni fase. E abbiamo chiesto di essere informati costantemente all’assessore Monia Monni per la regione Toscana con la quale il 22 aprile facemmo una prima riunione col procuratore della Repubblica per renderci conto di ciò che stava accadendo e per chiedere massima attenzione per questo territorio. L’ultimo passo, al momento, sono stati i prelievi su quello che, per quanto ci è stato comunicato, è l’unico tratto della 429 in cui sarebbero stati sversati materiali contaminati”.
“Nell’assemblea di Sant’Andrea – ha aggiunto Brenda Barnini – abbiamo parlato, discusso, risposto a tante domande, cercato di fornire informazioni tecniche e amministrative fuori dalle facili semplificazioni che purtroppo non aiutano a comprendere il problema né a cercare di risolverlo. Al momento il comune di Empoli non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale sull’esito delle analisi sui campioni di terra prelevati e i risultati non credo arriveranno prima della fine di giugno. Quei risultati dimostreranno se c’è una concentrazione di materiali estranei al territorio ai fini della vicenda giudiziaria. Noi invece stiamo nel frattempo lavorando con Arpat e regione Toscana alla definizione di un piano di verifiche e monitoraggi su acque e suolo che ci consenta di stabilire il tipo di intervento da fare per garantire la salute dei cittadini e dell’ambiente. Stiamo poi definendo insieme ad Acque il progetto di estensione dell’acquedotto per quelle famiglie che oggi non hanno alternative al pozzo privato. Con impegno, trasparenza e serietà stiamo cercando di affrontare una situazione difficile che ci vede tutti insieme come amministratori e cittadini parte lesa. Passo dopo passo per ristabilire la fiducia nelle istituzioni e rafforzare le nostre difese immunitarie contro qualunque forma di infiltrazione della criminalità organizzata”.