Pioggia di adesioni al presidio di Libera: domani a Santa Croce

L’accusa agli esponenti Pd: “Affermazioni che invitano all’omertà”. Il M5S di Castelfranco: “Il Comune sia parte civile”.
Si preannuncia una mattinata molto partecipata quella di domani (29 maggio) a Santa Croce: alle 10 in piazza Martiri della Libertà l’associazione Libera contro mafie ha indetto un presidio che ha raccolto l’adesione di molti attori della politica e della società civile.
Legambiente, Arci, Anpi, Arci, Cgil, Liberi dai Fanghi, Orizzonte Comune, Le Fionde Onlus, Soldi Mozzi, Non una dimeno, Wwf e Acli sono solo alcune delle sigle che parteciperanno. A loro si aggiungono il gruppi del Movimento 5 Stelle del comprensorio del cuoio e dell’Empolese Valdelsa, la sezione del Valdarno Inferiore dell’Unione inquilini, Rifondazione comunista e Una città in comune.
Movimento 5 Stelle
“A più di un mese dall’inizio dell’inchiesta Keu e nel silenzio assordante della politica locale – hanno detto i gruppi del M5S -, riteniamo che sia necessario e importante affrontare certi temi qualsiasi siano le sedi o gli interlocutori a disposizione. La partecipazione alla manifestazione di sabato sarà l’occasione per ribadire la nostra lontananza da certe logiche diffuse anche in Toscana e nel nostro territorio, così come pare emergere dagli stralci delle intercettazioni e dalle accuse della Direzione distrettuale antimafia.
L’affermazione di un sistema politico pulito che lavora nell’interesse comune e non di parte, il contrasto alle illegalità e alla mafie, lo sviluppo sostenibile sono infatti da sempre i temi fondanti per il Movimento 5 stelle e la spinta che ha mosso ciascuno di noi ad aderire al Movimento. Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle di Castelfranco, inoltre, ha in procinto di presentare una mozione perché il Comune si costituisca parte civile nell’eventuale processo o processi che potranno nascere in relazione all’inchiesta Keu, sia per la parte relativa agli sversamenti in Usciana sia per l’inquinamento dei suoli. Auspichiamo che tutti i comuni del comprensorio del cuoio, si muovano in questa direzione.
Per quanto riguarda la questione relativa alla Sr 429, già lo studio dalla documentazione relativa alla realizzazione dell’intera strada, aveva fatto emergere aspetti poco chiari che si sono fatti preoccupanti dopo le notizie della inchiesta Keu. Pertanto, il Movimento 5 stelle dell’Empolese Valdelsa si sta battendo per una verifica dell’inquinamento del suolo e delle falde, in particolare perché sia individuata l’entità del territorio coinvolto e di programmare la bonifica dei siti interessati. Troveremo modi e luoghi per portare queste azioni in concreto, intanto sabato saremo al presidio in piazza Martiri della Libertà a Santa Croce sull’Arno, per ribadire, insieme agli altri, la nostra intenzione a non lasciare il nostro territorio alla Mafia e la nostra volontà di far affermare legalità, verità e giustizia”.
Anche l’Unione Inquilini sezione Valdarno inferiore ha aderito: “Il tema è certamente importante – ha detto il presidente Luca Scarselli – e le vicende sono in pieno svolgimento. Per questo è imporntante la partecipazione di tutti i cittadini”.
Una città in comune
“Mentre è ancora in corso l’inchiesta sui fanghi inquinanti usati a tonnellate come materiale di costruzione in mezza Toscana – dicono da Una città in comune -, mentre le richieste di chiarimento politico su questa vicenda stanno facendo emergere le gravissime responsabilità di alcuni amministratori a livello locale e regionale, esponenti di primo piano del Pd chiedono invece di stare in silenzio e minimizzano quanto sta accadendo.
L’ex assessora all’ambiente Federica Fratoni si è detta ‘preoccupata del rischio che questo distretto corre a causa di questo dibattito’, Dario Parrini, esponente del Pd presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, ha affermato che ‘non ci sono state né porcherie né atti di sottomissione legislativa a loschi interessi privati’.
Queste affermazioni sono indecenti, invitano ad atteggiamenti di omertà che possono solo favorire il diffondersi di comportamenti criminali. Ma non sono isolate, né sorprendono all’interno delle forze politiche di governo in Regione. Gli esponenti del Pd e alleati, con poche eccezioni, stanno facendo di tutto per arginare i danni politici, e non quelli economici né quelli ambientali, di quanto è accaduto.
È questo il vero obiettivo, non il benessere delle società del territorio: se a Fratoni o Parrini interessasse davvero il futuro del distretto e della sua economia, si occuperebbero prima di tutto di far andare fino in fondo l’inchiesta, in modo da far emergere in tutta la sua estensione la rete di complicità e gli effetti nocivi che i comportamenti illeciti hanno causato. Un ambiente economico sano non ha paura della trasparenza, anzi la pretende a propria tutela e garanzia. Non è possibile accettare di vivere in un sistema politico corrotto, legato a imprese che evadono i controlli ambientali. Una società che vuole il benessere non può camminare su tonnellate di terreno avvelenato.
Per questo sabato 29 maggio saremo a Santa Croce sull’Arno insieme a Libera e alle tante associazioni che insieme alla cittadinanza saranno in piazza a chiedere giustizia e trasparenza. Vogliamo sapere dove sono stati utilizzati i materiali tossici, pretendiamo che i partiti al governo della Regione si assumano le proprie responsabilità e facciano chiarezza sui legami illeciti che hanno portato all’elusione dei controlli ambientali. Il silenzio favorisce solo la criminalità”.