
Venerdì prossimo il vertice del comprensorio: preoccupazione per i licenziamenti
Dopo un mese e dieci giorni dall’operazione Keu c’è una data: venerdì (28 maggio) si riunirà il Tavolo di distretto, organo che riunisce i vertici politici, imprenditoriali e le parti sociali del comprensorio del cuoio.
Al tavolo, presieduto dalla sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, parteciperanno tutti i sindaci del comprensorio e le componenti tecniche delle associazioni di categoria. L’incontro, il primo dopo lo scandalo innescato dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, è molto atteso. In primis perché a presiedere il Tavolo sarà Deidda, coinvolta nell’inchiesta e indagata per associazione a delinquere, ma anche perché si svolgerà dopo l’altrettanto attesa nomina dei nuovi vertici di Assoconciatori.
Al netto delle aspettative sull’oggetto della riunione, non c’è ancora un ordine del giorno: non è scontato, infatti, che il tema trattato sarà l’inchiesta antimafia che ha travolto il comparto conciario. Con una buona dose di probabilità saranno affrontati gli effetti economici e occupazionali che possono essere derivati dal terremoto giudiziario e dalla crisi legata alla pandemia, ma non necessariamente gli aspetti politici della vicenda.
D’altra parte, a chiedere formalmente il tavolo di distretto era stata la Cgil: dopo molti tentativi informali caduti nel vuoto il sindacato ha formalizzato la richiesta, sottolineando l’emergenza di delineare strategie a fronte del previsto sblocco dei licenziamenti. Un vero dramma potrebbe consumarsi se il governo non dovesse prorogare la decisione, tanto più nel comprensorio colpito prima dal Covid e poi messo a dura prova dall’inchiesta. Con le grandi firme che chiamano per chiedere spiegazioni e il rischio di lasciare a casa molti addetti, il avolo non poteva farsi attendere ulteriormente.
Anche una parte di politica aveva chiesto urgentemente l’incontro, quantomeno per dare un segnale, per ripulire il campo dalle incertezze sollevate dalle indagini. “Crediamo che non si possa lasciare che questa inchiesta sia il buco nero che mette in dubbio l’integrità di un intero settore industriale o, peggio ancora, faccia calare un’ombra sul ruolo politico degli amministratori”. Così si esprimeva solo pochi giorni fa il Partito democratico di Castelfranco di Sotto che, facendo eco alla Cgil, ha chiesto non solo il Tavolo, ma anche la “revisione di alcuni modi di operare”.
Intanto, i sindaci si preparano all’incontro, qualcuno cercando di portare con sé un “mandato politico” da parte del consiglio comunale. È il caso di Santa Maria a Monte, dove durante il consiglio comunale di domani (27 maggio) sarà discussa una mozione presentata dal gruppo di maggioranza Santa Maria a Monte Viva che, se approvata, impegnerà sindaco e giunta a farsi promotori, tra le altre cose, di “poter convocare un tavolo di distretto”.Nemmeno il tempo di discutere il testo della mozione che la convocazione è arrivata.