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Fontana in piazza Einaudi, il Comune lancia la raccolta di idee per il restyling

4 maggio 2021 | 12:07
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Fontana in piazza Einaudi, il Comune lancia la raccolta di idee per il restyling
Fontana in piazza Einaudi, il Comune lancia la raccolta di idee per il restyling
Fontana in piazza Einaudi, il Comune lancia la raccolta di idee per il restyling

Storia locale, diritti ed eccellenze del territorio i temi: c’è tempo fino al 30 giugno per presentare i progetti

Era una tappa prevista e annunciata che si inserisce nel percorso di sistemazione di piazza Einaudi a Montopoli in Valdarno. È pubblico l’avviso esplorativo per raccogliere idee progettuali per un nuovo arredo della parte di piazza su cui insiste la storica fontana. Da tempo quella fontana è inserita nell’agende della politica e nei dibattiti tra cittadini, tanto che insieme alla consulta di frazione è stato deciso di un parziale smantellamento e un abbellimento per cui, appunto, si cercano idee progettuali. C’è tempo per presentarle fino alle 12 del 30 giugno.

L’avviso ha il mero scopo di raccogliere idee, di dare un indirizzo per la futura realizzazione, ma non costituisce alcun vincolo il Comune. Unica linea di indirizzo contenuta nell’avviso è quella di valorizzare la storia locale, le eccellenze produttive di Montopoli o di affrontare il tema dei diritti. Ci sono, infatti, quattro possibili sviluppi per i progetti che perverranno alla commissione giudicante: Montopoli e le sue terrecotte, Montopoli e la sua storia celebrata, Montopoli dei diritti e Montopoli “a lavoro”. In generale, l’obiettivo è trasformare l’antica e problematica fontana in un nuovo simbolo di comunità, che presenti l’identità del paese a chi arriva a Montopoli.

Il primo tema si rifà all’attività manufatturiera di terracotta e ceramica che ha origini dal tardo Medioevo fino alla prima metà del Novecento. Il secondo argomento, Montopoli e la storia celebrata, riguarda l’antico castello come terra contesa tra Siena e Firenze. L’indirizzo Montopoli dei diritti ha l’obiettivo di celebrare gli abitanti e i personaggi del borgo che hanno dato un grande contributi ai valori fondanti della Costituzione e della Repubblica. Infine, la Montopoli del lavoro è quella del lavoro agricolo sulle colline, ma anche quella dell’artigianato e dell’industria calzaturiera: settori che hanno portato il nome del paese in giro per il mondo.

Le proposte – che possono essere consegnate a mano, con raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite poste elettronica certificata – devono contenere le modalità di realizzazione dell’opera, i materiali utilizzati o eventuali alternative e il costo presunto.

La commissione giudicatrice potrà chiedere pareri anche alla Soprintendenza o a esperti di storia locale. Non è prevista alcuna retribuzione a chi presenta i progetti, ma l’amministrazione può valutare un premio una tantum nel caso di progetti meritevoli. Le proposte che riceveranno il premio diventano proprietà del comune di Montopoli, fermo restando il diritto d’autore e la proprietà intellettuale delle stesse proposte progettuali che rimangono in capo ai rispettivi autori.

Il bando di idee arriva dopo la riunione della consulta del settembre 2020 in cui era prevalsa la volontà di mantenere la struttura in cemento operando, però, tre tagli: in questo modo viene a crearsi una sorta di anfiteatro con delle sedute. Questa è anche l’opzione più semplice rispetto a uno smantellamento totale che comporterebbe i costi di rimozione dell’impiantistica. Nei piani dell’amministrazione c’è la volontà di dare una sistemazione provvisoria alla fontana e alla piazza, in attesa di un progetto strutturale, che contempla anche l’apertura di un attività commerciale: uno chalet per rilanciare il centro storico di Montopoli.