Santa Croce, bagarre in aula: l’opposizione lascia la seduta del consiglio comunale






Seduta ad alta tensione e scontro sul regolamento. Resta Oliveri del gruppo Asma 2.1
“Noi usciamo dall’aula del Consiglio, buona serata a tutti”. Le parole sono di Marco Rusconi consigliere comunale di Per un’altra Santa Croce e le ha pronunciate oggi (29 aprile) durante la seduta del consiglio comunale durante il quale si sarebbe dovuto discutere il bilancio. Resta in aula invece il consigliere Vincenzo Oliveri del gruppo Asma 2.1.
È un consiglio ad alta tensione, come peraltro di annunciava, quello di Santa Croce: il primo dopo le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Firenze che vedono la sindaca Giulia Deidda iscritta nel registro degli indagati. All’ordine del giorno, tra le altre cose, il bilancio.
È proprio il sindaco ad aprire il Consiglio invitando l’opposizione a convocare sul tema dell’inchiesta della Dda la commissione controllo e garanzia.
Inutili i tentativi di Lambertucci di rispondere alle comunicazioni del sindaco per intavolare un dibattito sull’inchiesta che ha travolto il distretto: a fermarlo è Adriana Viale, segretaria comunale, perché il regolamento non lo prevede. Con i nervi tesi i consiglieri passano al secondo punto all’ordine del giorno, ma anche lì la discussione si arena: Lambertucci torna sulla questione delle intercettazione e dell’opportunità politica. Inascoltati gli appelli di Viale, Lambertucci tira dritto.
“Signor sindaco, voglio rassicurarla – dice – noi siamo garantisti per natura e, quindi, abbiamo ben impresso nel Dna la speranza che lei possa chiarire nelle sedi competenti la sua posizione; perchè, ricordo a tutti che, l’essere indagato, è prima di tutto una garanzia per chi si trova ad essere sottoposto al vaglio degli inquirenti, in questo caso alla Direzione investigativa antimafia di Firenze. Lei sa che umanamente non possiamo che augurarle che tutto per lei si risolva e, se lei ha l’onestá intellettuale di ammetterlo, sa benissimo che glielo abbiamo anche detto di persona a margine dei lavori della commissione bilancio. A proposito, una parentesi ritengo doveroso farla, quando ad essere indagato è stato, invece, il sottoscritto, per quell’assurda storia della denuncia pubblica dei rifiuti ammassati in alcune case del centro, non ho sentito uscire dalla sua bocca altrettanto garantismo ma, caso mai, qualche sonora e disordinata allusione canzonatrice che è rimasta persino agli atti di questo consiglio comunale. Poi vi lamentate se qualcuno in giro va dicendo che la sinistra è garantista ad intermittenza o quando le fa più comodo”.
“Vi sono però – prosegue – delle responsabilità e dei doveri politici a cui adempiere. Uno di questi è, non far finta di niente e aspettare che l’onda devastatrice di questa vicenda lenisca da sola i suoi effetti, ma dare trasparenza ai cittadini e informarli di cosa sta succedendo intorno a loro. Si, perchè qui sono in ballo sia l’onorabilità dei cittadini santacrocesi, sia la credibilità di un comparto economico importantissimo, sia la salute pubblica. Sicuramente il suo legale e gli uffici l’avranno consigliata a non assecondare a pieno la nostra richiesta politica di rilasciare comunicazioni di tipo generale informativo ai cittadini per non rischiare di compromettere la Sua posizione attuale. In tal caso vorremmo rassicurare sia lei che il suo difensore penale o chi nei giorni scorsi si è divertito a dare interpetazioni non corrette ai cittadini circa la nostra iniziativa che, con la nostra richiesta, non abbiamo mai preteso che ci fossero rivelati aspetti difensivi o dati sensibili ma solo che venisse dato atto dell’esistenza di un’inchiesta che ha colpito questo territorio, parte della sua impresa, le sue istituzioni regionali e locali e persino la sua persona. Insomma una comunicazione semplice e diretta del tipo di quelle che lei ha propinato spesso all’inizio di ogni singolo consiglio comunale. Non si può pensare di comunicare coi cittadini solo quando fa comodo o si intende dare notizie positive per l’amministrazione per tacere, invece, quelle negative che hanno un incidenza e una ripercussione cosí pesante sul buon nome di un’intera comunitá. Non si tenti di giocare a nascondino con il rispetto dei cittadini già, peraltro, molto indignati per tutto il clamore che, come uno tsunami, si è abbattuto sulla loro Santa Croce”.
“Vede signor sindaco – conclude – lei non risponde ed è una sua facoltà quale indagata farlo ma questo, allo stesso tempo, certifica, se mai ve ne fosse bisogno, che ad oggi lei si trascina dietro un pericoloso conflitto d’interessi che la pone e la porrà, nei prossimi tre anni, a dover scegliere per la difesa della sua posizione personale a scapito dell’esclusivo interesse generale che Lei, all’inizio di questa consigliatura, aveva promesso di voler sempre perseguire giurando sulla Costituzione Italiana. Si tenga pure i suoi silenzi comunicativi ma poi non si lamenti se il clima cittadino è a dir poco esasperato visto che il buon nome di Santa Croce è caduto cosí in basso”.
Insorgono dalla maggioranza: “Sta violando il regolamento“. “Siamo all’inizio delle indagini preliminari – ha detto Ivetta Parentini, segretaria del Pd santacrocese -, ancora deve tutto essere accettato dalla magistratura. Ricordo inoltre alla minoranza che è possibile presentare istanza di sfiducia. È previsto dallo statuto. Noi come consiglieri dovremmo tutelare la nostra Costituzione, la quale all’articolo 27 sancisce la presunzione di non colpevolezza. Facciamo chiarezza. Non arriviamo a conclusioni affrettate. Ci sono indagini preliminari, c’è un processo”.
Fuori dall’aula virtuale Rusconi si pone una domanda: “Nell’eventualita che il comune di Santa Croce si costituisca parte civile nell’eventuale processo, cosa succede a Santa Croce? L’ente comunale come potrà tutelarsi se dall’altra parte, dalla parte dei rinviati a giudizio, potrebbe trovarsi il sindaco, e cioè il rappresentante del Comune stesso?”
Questo l’intervento di Lambertucci sul bilancio: “Preliminarmente, come gruppo Per un’altra Santa Croce, annunciamo il nostro voto contrario complessivo al bilancio di previsione per le ragioni che seguono. Come al solito i documenti ci sono stati consegnati a singhiozzo; addirittura qualcuno ci è stato consegnato la mattina del 22 aprile quando al pomeriggio era fissata la commissione bilancio. Questo non è modo di mettere i consiglieri nelle migliori condizioni possibili di conoscere il bilancio e siamo pronti a scommettere che anche gli stessi consiglieri della maggioranza non lo conoscono affatto; proprio perché, come noi, non hanno avuto i documenti con largo anticipo”.
“Il bilancio di previsione 2021-2023 si conferma comunque il solito libro dei sogni – prosegue – Narra di una Santa Croce che non c’è, che non esiste. La Santa Croce che oggi noi abbiamo davanti è, infatti, sporca, con i lampioni che non funzionano, con il servizio di raccolta differenziata che non funziona e, per di più, finita sulle pagine dei giornali a causa di gravi fatti ascrivibili a pochi soggetti senza scrupoli ma di cui fanno e faranno irrimediabilmente le spese un intero comparto produttivo e la popolazione di un intero comprensorio composto oltreché da Santa Croce, anche da San Miniato, Castelfranco, Santa Maria a Monte, Montopoli e Fucecchio. Questo bilancio non ha visione alcuna rispetto ad uno sviluppo sostenibile e non vi è contenuto niente in termini di visione di difesa del distretto conciario e dell’occupazione. Sindaco! Il distretto come lo vogliamo difendere? Magari dichiarando di favorire l’indagine della magistratura oppure minimizzando sul comportamento di pochi? Non è così che si fa buona politica, una politica di servizio; ed è per questo che votiamo decisamente contro questo bilancio che oggi ci viene presentato da una maggioranza che è delegittimata dai fatti. Mi dica signor sindaco, con quale serenità d’animo lei può andare avanti ad amministrare? Con quale? Con quale serenità d’animo potrà d’ora in poi approvare un bilancio, fare una nomina, avanzare una qualunque proposta, gestire una qualunque situazione di conflittualità? Con quale credibilità potrà stabilire i criteri di indirizzo rispetto alle politiche urbanistiche, quelle ecologiche o di sviluppo del nostro paese? Con quale credibilità potrà farsi portavoce ed interprete e rappresentante di quel settore produttivo che il mondo ci invidia?”:
“La sua amministrazione oggi è delegittimata dai fatti, non da noi, dai fatti – prosegue – Certo l’inchiesta farà il suo corso ma le intercettazioni che sono uscite sui giornali, tra l’altro mai da lei smentite o sminuite nel tenore letterale, hanno destato unosconquasso che non può restare politicamente senza conseguenze. Siete stati delegittimati persino dall’uscita dei sindaci dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa che, giustamente, hanno ribadito non tanto la fiducia verso la magistratura quanto la ferma lotta alla malavita organizzata e alle infiltrazioni mafiose che possono colpire il territorio. A Santa Croce da parte delle forze politiche che compongono la sua maggioranza non abbiamo sentito altrettanta ferma presa di posizione ma solo un generico richiamo alla legalità. Ci si è limitati soltanto a dichiarare massima fiducia in lei e nel programma di amministrazione. E poi silenzio; un silenzio pesante, assordante. Non abbiamo sentito parlare di mafia. Nei vostri comunicati quello che stupisce è che la parola mafia è un tabù. Fate fatica a parlare di cose con il loro vero nome, mafia, ‘ndrangheta. Che, se permettete, è un qualcosa di ancora più negativo dell’illegalità. Di illegalità si parla anche di una multa non pagata o di reati di abuso d’ufficio o edilizio. Qui si tratta di mafia. Di infiltrazioni mafiose che si permettono di sporcare il nostro territorio e, quindi, starei ben attento ad addormentare e liquidare la situazione con termini generici ma, al contrario, fossi in voi alzerei i riflettori chiamando le cose con il loro nome. Davanti alla mafia bisogna avere il coraggio di riconoscere che c’è un grave problema e non buttare la polvere scomoda sotto il tappeto cercando di minimizzare una questione così grave parlando magari, come avete fatto, di semplice “incidente” quando, invece, si tratta di uno tzunami che rischia di radere al suolo un intero comparto produttivo”.
“Avete detto – prosegue – “Non mancheranno certo su questo piano, momenti di profonda analisi critica che incidenti di questa portata impongono con urgenza e determinazione”. Testuali parole virgolettate di un vostro comunicato. Incidenti? Ma quali incidenti? Qui si parla di accuse di reato di associazione per delinquere e voi liquidate il tutto come se fosse un incidente di percorso. Secondo me siete tutti completamente scollegati dalla realtà che vi circonda e non vi rendete conto della gravità di quello che dite. I cittadini Santacrocesi e tutte le associazioni di categoria avrebbero voluto sentire che non ci possiamo permettere di minimizzare quanto gli inquirenti hanno posto all’attenzione della collettività. Che lei signor sindaco e la sua giunta siete pronti a difendere in tutti i modi questo territorio dalla delinquenza, dalla illegalità, consapevoli che ogni vostra azione quotidiana deve avere il solo obiettivo di migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e di difendere i loro diritti. Tutto questo però non avrebbe dovuto dirvelo la minoranza o gli undici sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, avreste dovuto dirlo voi ai cittadini.Avreste dovuto gridarglielo forte e chiaro: contrasto alle mafie! Ma oggi, in questo Comune, l’unica cosa che conta veramente è farle quadrato da parte dei suoi sostenitori politici e pensare alla sua difesa personale e non a queste preoccupazioni per le quali meriterebbe fossero spese maggiori rassicurazioni pubbliche di fermezza”.
“Abbiamo annunciato nei giorni scorsi che avremmo chiesto, come atto di responsabilità, un passo indietro da parte sua, signor sindaco in consiglio comunale. Atteggiamento di responsabilità che avrebbe sicuramente dimostrato un vero attaccamento al bene e alle sorti di Santa Croce ma che, purtroppo, lei non ha maturato e non ha colto. A quanto pare affrontare questo dibattito è per voi una mera perdita di tempo e, la risposta che ci è stata data a mezzo stampa da parte del segretario comunale del Pd, si commenta da sola. Nello stesso comunicato infatti prima si dice “ne valuteremo le motivazioni” e una riga sotto si lascia intendere che in ogni caso verranno respinte con forza a prescindere. Emblematico di quanto in questo consesso vengano tenute in considerazione le parole dell’opposizione, un atteggiamento al quale oramai siamo purtroppo abituati. E siamo talmente abituati che non ci siamo mai fermati nel dirvi con limpidezza e con chiarezza che le cose non andavano. Si ricorda la discussione su quelle norme per le nomine di rappresentanti del comune in enti, istituzioni e partecipate? Lei allora si indigno perché sentì rivolti alla sua persona i nostri inviti generali a modificarle poiché secondo noi avrebbero fatto correre il rischio che vi fossero zone d’ombra in chi si andava a nominare. Addirittura dichiarò che avrebbe fatto valutare le mie affermazioni per verificare se contenevano ipotesi di reato. Ecco, oggi siamo tremendamente fieri di quella opposizione e, alla luce di quanto è successo, siamo felici di averla avanzata. Ricordo poi a tutte le forze politiche che oggi appoggiano la dua maggioranza che, se effettivamente avessero a cuore le sorti di Santa Croce e delle industrie conciarie, le consiglierebbero di fare un passo indietro. Non si tratta di “scaricare” qualcuno ma di operare per il bene di una comunità. Difendere in modo acritico il suo operato politico significa in qualche modo accettare politicamente i metodi censurati dall’indagine ed, in qualche modo, conferirgli una legittimità che assolutamente non meritano: anzi, a ben vedere, sono proprio le forze politiche che in lei avevano creduto, quelle che, per prime, sentendosi tradite, dovrebbero contestarne il suo operato”.
“Queste forze politiche – conclude – dovrebbero poi tenere a mente che un settore conciario d’eccellenza come il nostro, che si trova ad essere investito da una bomba devastante come questa che c’è scoppiata in faccia, ha bisogno di essere difeso con le unghie e con i denti. Ma se il comandante in carica, il primo cittadino non ha la dovuta serenitàper fare un azione limpida, tenace e trasparente, allora le azioni che questo potrà mettere in campo diventeranno una difesa a metà perché il manovratore è distratto dai suoi problemi personali e, quindi, non potrà dedicarsi al 100% ai mille problemi da risolvere. E questo, proprio perché, parte delle sue energie saranno assorbite ed impiegate nella sua difesa personale. Tutti, noi consiglieri di minoranza, voi di maggioranza, sindaco e giunta ma anche cittadini e imprenditori di questo paese dovremo poi considerare di più la reazione degli investitori stranieri e delle gradi firme che, oggi hanno iniziato a manifestare inquietudini ma, domani, potrebbero voltarci le spalle perché non più disposti ad associare il nome dei loro brand al nostro territorio e ad un biglietto da visita di una governance che si appalesa immutata e che al suo interno annovera anche Lei, signor sindaco, quale indagata. Pertanto, per tutti questi motivi, sia il sottoscritto che i consiglieri Marco Rusconi, Benedetta Cicala e Valentina Fanella annunciamo la nostra severa bocciatura politica del bilancio di previsione proposto ed esprimiamo un voto contrario sia nel merito delle singole voci che nel permanere della sua figura alla carica di primo cittadino con la conseguenza che, subito dopo la prima votazione, usciremo da quest’aula in palese contrasto per non renderci ulteriormente partecipi di questa inutile e imbarazzante situazione dove mancano, da parte Sua, chiarezza e lucidità. L’ultimo appello che le faccio signor sidaco è questo. Faccia chiarezza, è nel suo interesse e in quello della comunità che rappresenta che viene prima lei. E chiedo agli altri membri della giunta, almeno per una volta, di avere il coraggio di esprimere la loro opinione davanti ai cittadini santacrocesi“.
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