Il Cuoio resta rosso nella Toscana arancione: ora c’è la conferma

In serata, oggi 9 aprile, i 15 sindaci del comprensorio del cuoio e dell’Empolese Valdelsa hanno incontrato via web il presidente della Regione ToscanaEugenio Giani che ha sostanzialmente confermato quanto avevamo annunciato nel pomeriggio (qui): la Società della Salute resta rossa in una Toscana che il ministro Speranza ha colorato di arancione a partire da lunedì 12 aprile.
Al momento quindi, salvo diverse indicazioni, le scuole saranno comunque aperte, come è stato in questi giorni, ma i mercati saranno con soli generi alimentari. Mentre restano chiusi gli operatori del benessere, come parrucchieri ed estetiste che già avevano lamentato la disparità di trattamento con i colleghi dei paesi confinanti (qui). Santa Maria a Monte, per esempio, essendo in una diversa “zona sanitaria”, diventa arancione.
Sentito lo stesso ministro della Salute restano in zona rossa fino alle 14 di sabato 17 aprile le province di Firenze (Fucecchio compreso) e Prato, i comuni di San Miniato, Montopoli Valdarno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Valdelsa, in provincia di Siena.
Le due province e le due zone socio sanitarie superano l’indice di contagio settimanale dei 250 contagiati su 100mila abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti. “L’atto – spiega la Regione – è determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti covid. I pareri dei direttori di Asl competenti sono concordi nel chiedere di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano”.