Feci umane davanti all’ingresso dell’osservatorio nel Padule di Fucecchio

L’associazione Amici del Padule: “Da molto tempo ci sono atti vandalici”
Nemmeno nel bel mezzo di una riserva naturale, una delle aree con la più ricca biodiversità in Italia, si ferma l’inciviltà: “Non è sfuggita la presenza di feci umane all’ingresso della struttura”. La struttura è l’osservatorio faunistico delle Morette, nel Padule di Fucecchio e a denunciare il fatto è l’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la biodiversità.
“Da molto tempo a questa parte – dicono dall’associazione – sono frequenti atti vandalici di questa e di altra natura (due settimane fa è stata scardinata e danneggiata la porta d’ingresso). Crediamo che questo non sia che un riflesso della fase di incertezza che è seguita a tanti anni di corretta gestione della Riserva Naturale. Perfino la cosa più elementare di un’area protetta, cioè le tabelle che ne delimitano i confini, non esiste più (anche in questo caso a provvedere erano i nostri volontari e personale del Centro).
Eppure restano intatti, oltre quella sottile cortina di canne, una straordianaria ricchezza di uccelli acquatici ed un paesaggio di grande pregio, unico nel suo genere. Ci chiediamo allora perchè continuare a rimandare ed ostacolare una soluzione che consenta di recuperare e valorizzare quegli elementi di buona gestione apprezzati per molti anni da cittadini/e e istituzioni scientifiche? Perchè il coinvolgimento dei comuni, a cui nessuno si oppone, deve avvenire spazzando via chi ha fatto un buon lavoro, operando con passione, competenza e spirito di inclusione? Ed ancora perchè la superficie protetta da una riserva naturale rappresenta appena il 10% del Padule, quando le altre zone umide Toscane di pari importanza sono totalmente, o in gran parte, protette? Domande che da troppo tempo attendono una risposta in un clima di rottamazione, senza alternative credibili: poche idee, ma molto confuse, e tanti piccoli inconfessabili interessi”.
“E’ il momento – continuano gli Amici del Padule – di tornare a lavorare per la conservazione degli habitat, della flora e fauna palustri. E’ il momento di riprendere l’azione di presidio che per lungo tempo aveva preservato l’area pubblica da azioni vandaliche. Alcuni comuni, dietro finanziamenti regionali, hanno iniziato a mettere mano alla manutenzione straordinaria delle strutture di visita, che era necessaria da molto tempo. Auspichiamo che questo possa essere l’inizio di una nuova fase e ci auguriamo che si tratti di una fase di collaborazione. Ci piacerebbe continuare a dare una mano, offrendo il nostro tempo libero e i nostri saperi, con il Centro di Ricerca e con le istituzioni locali, nell’interesse generale. Nelle foto, un dipendente del Centro rimuove gli escrementi dalla passerella dell’Osservatorio delle Morette. E’ tempo di chiudere una brutta parentesi e di tornare a prendersi cura della Riserva Naturale”.