Infrastrutture, Toti: “Necessario uno studio sulla Bientina Altopascio e coinvolgere le aree produttive”

“Nella discussione dovrebbero rientrare le zone interne che si trovano naturalmente lungo l’asse di collegamento tra la costa e la piana fiorentina”
“Penso al tema di collegamento delle aree interne riguardante la viabilità minore e in particolare al sistema di collegamento tra A11 e FiPiLi che oggi rischiano di andare in parallelo, senza avere uno studio che vada a realizzare le necessarie connessioni. In questo senso appare necessario uno studio sulla Bientina Altopascio come elemento di snodo tra zone diverse della Toscana“. Lo dice il sindaco di Castelfranco di SottoGabriele Toti intervenendo sul dibattito attorno alle infrastrutture.
“Riuscire – spiega Toti – ad avere una visione che metta insieme lo sviluppo dell’area vasta costiera insieme a Firenze, la sinergia dei due aeroporti di Pisa e Firenze e lo sviluppo del loro sistema di collegamento, su ferro e gomma, è certamente da incoraggiare. Per questo ritengo che tutte le occasioni di confronto e le iniziative che si muovono su questo senso vadano viste con favore.
Nel momento in cui prende avvio una discussione sul tema infrastrutturale per uno sviluppo organico e di tutta la regione, è necessario che ci sia anche un coinvolgimento delle zone interne che si trovano naturalmente lungo l’asse di collegamento tra la costa e la piana fiorentina. In questo senso lo studio per un miglioramento della mobilità deve anche avere come elemento centrale il tema del miglioramento dei collegamenti con lo sviluppo delle aree produttive per favorire anche lo spostamento e la movimentazione di merci e persone che lavorano nei poli produttivi. Il miglioramento del collegamento del sistema ferroviario lungo la tratta Pisa Livorno con Firenze, dovrà necessariamente tener conto di questa realtà importante. Allo stesso modo, la Fipili mostra in ogni occasione di non essere più in grado di sostenere il forte flusso di automezzi che deve sostenere ogni giorno e necessita di interventi consistenti di ammodernamento”.
Una discussione sulle infrastrutture che, per Toti, deve “vedere anche un coinvolgimento delle aree produttive e di attrazione che possono contribuire a darne uno sviluppo importante”.