Una Pasqua senza sprechi: due uova giganti a Montopoli e Capanne





Con 400 bottiglie di plastica: “Non costa nulla e abbelliscono le frazioni”. In cantiere una mostra estiva
Un uovo di plastica gigante per una Pasquaall’insegna del riciclo e del rispetto dell’ambiente: è stata svelata nei giorni scorsi la sorpresa alle due comunità parrocchiali di Montopoli e Capanne con gli addobbi a decorare le strade del paese. Circa 400 bottiglie di plastica per due uova di Pasqua, una davanti alla chiesa di Montopoli e una davanti al cinema don Enzo Terreni a Capanne.
È il frutto del progetto che ha messo insieme l’associazione Giubilate con il gruppo Gioca con noi e ha unito le parrocchie di Montopoli e Capanne. La struttura di un’associazione internazionale come Giubilate ha accolto Gioca con noi, punto di riferimento sul territorio che ha permesso di mantenere salda l’identità locale dei progetti.
La partecipazione di tutti, infatti, è stata preziosa: oltre 400 bottiglie di plastica donate dai cittadini sono state utilizzate dai volontari per comporre le sculture che da qualche giorno sono esposte nelle frazioni. L’uovo arriva dopo la realizzazione dell’albero pasquale addobbato dai bambini e ancora una volta il tema cruciale è quello del riciclo.
“Perché con le bottiglie? È un messaggio per dire che anche un rifiuto può diventare una scultura – spiegano i volontari -. Anche l’albero pasquale è stato addobbato con materiali di riciclo. In questo mondo dove il rifiuto sta diventando un enorme problema l’intento del gruppo è quello di sensibilizzare al riciclo consapevole, abituando i bambini fin da piccoli al rispetto dell’ambiente. Le associazioni Giubilate e Gioca con noi, in questo tempo così particolare, che sembra sospeso, hanno voluto rallegrare la comunità con queste iniziative. Nonostante la terribile pandemia vogliamo rendere un po’ di leggerezza a chi, passando, può osservare le attrazioni”.
Ma non è tutto, anzi. L’uovo vuole essere soltanto un punto di partenza per un progetto più ampio: “Nei prossimi mesi – dicono dalle associazioni – nasceranno altre sculture con materiale riciclato per una mostra estiva e un laboratorio di riciclo. Magari una mostra che riprenda un simbolo di ogni frazione: non costa nulla e aggiunge decoro al territorio. Sempre, ovviamente, Covid permettendo”.