Api a La Scala, “Non possiamo più uscire di casa. Quella sostanza danneggia le auto”



I cittadini scrivono al sindaco: “Coperti di escrementi e le macchie non si tolgono. Situazione invivibile”
“Non possiamo più stendere i panni, mangiare fuori e dobbiamo stare attenti anche solo a uscire per fare una passeggiata”. Non è l’invasione di cavallette la piaga che descrivono gli abitanti de La Scala, ma quella di api: “Passando lasciano escrementi ovunque e le macchie non si tolgono”. Un’odissea descritta come una situazione diventata ormai insostenibile e a cui una decina di famiglie cercano disperatamente una soluzione.
Ogni anno dall’inizio della primavera e fino a settembre o ottobre per un complesso di case in via Trento a La Scala di fronte al liceo Marconi di San Miniato si presenta lo stesso problema: “Le api sono in una casa lì vicino e con il loro passaggio sopra le case lasciano cadere questa sostanza appiccicosa. Le case e le macchine sono completamente piene, così come le persiane e i portoni: non possiamo stare fuori altrimenti ne veniamo coperti”.
Ci sarebbero almeno 10 famiglie in questa situazione, ma potrebbero essere di più: “Probabilmente le api – spiega una residente di via Trento – continuano il loro tragitto verso via Palagetto e anche lì potrebbero esserci altre famiglie nella stessa situazione”. Una situazione diventata ormai ingestibile per la zona, che negli ultimi anni sta diventando un’area residenziale a tutti gli effetti. “Queste macchie – spiegano – non vanno via. La macchina nuova di tre anni ancora da finire di pagare ha delle macchie sulla carrozzeria che non si tolgono”. Ma le storie sono diverse: c’è anche chi ha comprato casa da pochi mesi e inaspettatamente si ritrova a non poter usare il giardino.
I tentativi di trovare una soluzione finora sono stati vani e per questo alcuni hanno deciso di rivolgersi a Simone Giglioli durante l’appuntamento #sindacoindirettatrasmesso su IlCuoioinDiretta.it. Queste domande, però, sono arrivate a diretta conclusa e non abbiamo potuto rivolgerle al sindaco in tempo reale. Lo abbiamo fatto lo stesso, però, come da impegno preso.
Da parte sua, Giglioli ha assicurato di aver già trasmesso tutte le segnalazioni agli uffici competenti, che cercheranno di capire quali siano gli strumenti a disposizione dell’Ente.
Gli abitanti non vogliono certo uccidere le api perché sanno quanto è preziosa l’apicoltura, ma si chiedono se sia possibile continuare a tenere l’allevamento così vicino alle case anche oggi che la zona è diventata molto abitata. Prima ancora hanno cercato negli anni scorsi di parlare con l’apicoltore: “Non abbiamo ottenuto niente – dicono – e oggi siamo veramente stanchi. Anni fa la signora si rifiutò di spostare le api, ma adesso qui siamo in tanti e non è più vivibile”.