Troppi pazienti covid, trasferimenti dal San Giuseppe ad altri ospedali

La rete tra presidi serve anche ad alleggerire la pressione sul pronto soccorso per agevolare anche gli ingressi “ordinari”
Le ambulanze in entrata al pronto soccorso si incrociavano con quelle in uscita, cariche di pazienti covid e dirette verso altri presidi della rete degli ospedali dell’Azienda Usl Toscana centro. E’ successo ieri 22 marzo quando si è verificata la necessità di alleggerire “la pressione sul Pronto soccorso, anche per consentire un accesso facilitato ai pazienti non covid”, confermano fonti sanitarie.
Una pratica, quella “dello smistamento”, abbastanza normale per la Azienda sanitaria e collaudata durante la prima e la seconda ondata dei contagi, ma che racconta di una situazione difficile per i ricoveri ospedalieri causati dal coronavirus. La necessità, infatti, è di liberare posti letto tra i 120 disponibili nei cinque reparti non di terapia intensiva. Attraverso le dimissioni ma anche trasferendo i pazienti che possono essere trasferiti.
Ieri mattina è successo varie volte, per lo più con pazienti ultra 70enni ed è scattato il piano di solidarietà tra ospedali continuato anche nel pomeriggio e così già oggi l’ospedale è “più leggero” e facilmente accessibile. Era gennaio quando l’Ausl comunicava la chiusura di uno dei reparti per un calo dei casi, che poi, però, hanno ricominciato a salire, tanto da riaprire non solo il terzo reparto, ma anche il quarto e il quinto. Evidentemente non ancora del tutto sufficiente ad accogliere le necessità che un territorio ampio ha. Il progetto di rete, d’altra parte, è nato proprio per questo.