“Riconvertire i servizi per garantire a didattica”, appello Cgil al sindaco di Empoli

"Con il perdurare della pandemia, è fondamentale sostenere gli studenti e le loro famiglie e il personale dei servizi essenziali"

“Nello spirito di iniziare a preparare le vite delle famiglie a un’ipotesi di zona rossa, ribadiamo la nostra richiesta di verificare le condizioni che determinano la sospensione dei servizi e laddove non ci dovessero essere da subito una riconversione integrale degli stessi, anche con diversa modulazione per l’intero orario di lavoro, chiedendo di definire tutti gli strumenti di conciliazione vita lavoro e di sostegno per le lavoratrici e lavoratori”. Lo diche la Funzione pubblica della Cgil Firenze commentando le dichiarazioni della sindaco di Empoli Brenda Barnini rispetto a una possibile zona rossa anche in Empolese Valdelsa (qui).

“Nei giorni scorsi infatti – spiega Fp Cgil -, a seguito del Decreto 2 marzo 2021 che prevede misure di contenimento fino alla sospensione delle attività dei servizi educativi dell’infanzia e delle attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine in presenza e visto l’andamento del rischio epidemiologico, abbiamo scritto proprio alla sindaco per chiedere di riconoscere la prosecuzione dei servizi all’infanzia, educativi scolastici e domiciliari ed extrascolastici con modalità a distanza.

Recentemente il Ministero dell’Istruzione ha dato indicazioni con propria nota rispetto all’organizzazione dell’attività didattica in presenza per alunni con bisogni educativi speciali e degli alunni con disabilità, valutando, al fine di rendere effettivo il principio di inclusione, di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti allo stesso gruppo classe. Riteniamo che, con il perdurare della pandemia, sia fondamentale sostenere gli studenti e le loro famiglie, il personale dei servizi essenziali, come i tantissimi lavoratori e lavoratrici dei servizi educativi in appalto, proprio a partire dalla garanzia del loro salario”.