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Valdarno in zona rossa omogenea: vietati gli spostamenti, scuole e commercio sospesi

12 marzo 2021 | 18:54
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Valdarno in zona rossa omogenea: vietati gli spostamenti, scuole e commercio sospesi

Ordinanza in vigore da lunedì, in bilico nidi e materne. “La vaccinazione sarà il vero argine”

I comuni del Valdarno Inferiore sono in zona rossa omogenea. Lo ha confermato il presidente della Regione ToscanaEugenio Giani rimandando a domani mattina 13 marzo la firma delle ordinanze che dovrebbero restare in vigore per una settimana, a partire da lunedì 15 marzo. Venerdì prossimo poi saranno esaminati nuovamente i dati dalla Regione Toscana per decidere se prorogarla o meno.
Con un crescente numero dei nuovi positivi, l’indice Rt è salito tanto da preoccupare. Già la scorsa settimana, dall’incontro con il presidente erano emersi dei numeri preoccupanti, “mitigati”, però, dalla media dei comuni dei territori omogenei della Società della Salute e il temuto rosso era rimasto arancione (qui).

Questa volta, invece, i destini di comprensorio del Cuoio ed Empolese Valdelsa saranno diversi, nonostante insistano nella stessa azienda sanitaria e Società della salute: l’empolese resta arancione, decisione in corso per i comuni di Vinci, Certaldo e Montelupo Fiorentino. Con Fucecchio nel Cuoio. “Isolare le aree per limitare il contagio”, la mission spiegata dal governatore, che ha portato in rosso anche tre province toscane: Arezzo, Pistoia e Prato che superano la quota di 250 contagiati per 100mila abitanti.

Quota superata anche dai 5 comuni del comprensorio che vanno in zona rossa: Fucecchio, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, San Miniato e Montopoli Valdarno dove i 340 di Montopoli sono il dato più basso, i 395 di Fucecchio quello più alto. E’ esclusa Santa Maria a Monte, che insiste su altra Ausl.

I sindaci del Comprensorio, visto il basso tasso di contagio verificatosi al momento nei plessi scolastici del territorio, hanno chiesto al presidente della Regione che venga concessa la facoltà di lasciare aperti i servizi educativi 0-6 e quindi nidi d’infanzia e scuole materne. Al momento, su questa specifica richiesta, la Regione non si è ancora pronunciata. Una decisione è attesa nel fine settimana.

I sindaci hanno già iniziato a emettere ordinanze per chiudere parchi ed evitare assembramenti. Provvedimenti i cui effetti, però, si potranno vedere solo tra qualche giorno. Intanto per Giani, “la vaccinazione sarà il vero argine”. “Nei prossimi mesi, lo abbiamo visto l’estate scorsa, i contagi sembreranno diminuire ma non possiamo far diminuire l’attenzione”.

Zona rossa per il Cuoio significa: divieto di spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa e all’interno dei territori salvo che per motivi di lavoro, necessità o salute. E’ sospesa l’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado ma resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, compresi i centri commerciali. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Chiusi parrucchieri ed estetiste. 

Sono sospese le attività di ristorazione, fatta salva la consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze
E’ consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto del distanziamento e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto.

“La situazione dei contagi nel Comprensorio del Cuoio – spiega Alessio Spinelli, presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa – è diventata veramente critica e se consideriamo anche la fortissima pressione che stanno subendo gli ospedali non potevamo che accettare la proposta del presidente Giani di istituire la zona rossa. Anzi se la situazione dei ricoveri non dovesse migliorare neppure con questa soluzione credo che dovremo estendere la zona rossa a tutti i 15 comuni. D’altronde i numeri sono impietosi, è inutile far finta di non vederli. Lo diciamo con grandissimo dispiacere per tutte quelle persone che hanno attività commerciali costrette nuovamente a chiudere.

Ma se vogliamo poter tornare a una situazione che assomigli vagamente alla normalità dobbiamo riportare il contagio a livelli più accettabili di quelli attuali. Purtroppo la situazione sanitaria e quella economica non sono indipendenti l’una dall’altra”.

I sindaci avranno la facoltà di emettere ordinanze restrittive più specifiche come avvenuto, ad esempio, con la chiusura di parchi e giardini già in vigore in alcuni comuni.