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“Ottenere il primo vero distretto biologico del territorio”, nasce il Distretto rurale della Valdera e del Valdarno

10 marzo 2021 | 17:37
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“Ottenere il primo vero distretto biologico del territorio”, nasce il Distretto rurale della Valdera e del Valdarno

“Giocare in squadra ci permette di aumentare la massa critica e tutelare un’area omogenea, per intercettare contributi e finanziamenti europei”

I Comuni di San Miniato e Montopoli Valdarno sono tra i soggetti promotori del Distretto rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore. Nasce quindi anche in questo territorio l’esperienza di un sistema economico territoriale misto (a componente pubblica e privata), già presente in altre zone della Toscana (come quello della Toscana del sud e della Maremma, quello del Chianti e quello della Lunigiana), caratterizzato dall’avere una produzione agricola territorialmente vocata e significativa per l’economia locale, una consolidata integrazione tra attività rurali e altre attività, una identità storica omogenea e una produzione di beni e servizi specifici, coerenti con le tradizioni e vocazioni locali.

Fanno parte del progetto anche l’Unione Valdera, i Comuni di Ponsacco, Terricciola, Crespina Lorenzana e Chianni, le associazioni di categoria Cia Pisa, Coldiretti Pisa, Confagricoltura Pisa, Cna Pisa, Confartigianato Pisa, Confesercenti Toscana Nord e Confcommercio Pisa e Camera di Commercio di Pisa. Possono aderire anche imprese o associazioni di impresa.

“Questo nuovo sistema – spiegano l’assessore all’agricoltura e alle attività produttive di San Miniato Elisa Montanelli e l’assessore alla promozione e allo sviluppo del territorio e alle attività produttive di Montopoli Valerio Martinelli – di governance territoriale è capace di generare maggiori vantaggi competitivi rispetto ad altre realtà, grazie alla possibilità di collaborazione tra i territori, in grado di valorizzare tutte le realtà produttive che operano in quest’ambito. Le finalità del percorso che abbiamo intrapreso riguardano la sostenibilità, la tutela e valorizzazione del paesaggio e dei prodotti tipici, a chilometro zero, con lo sviluppo della filiera corta e del territorio, della qualità della vita e di un turismo sostenibile”.

Sono stati approvati dai due consigli comunali (il 19 febbraio a Montopoli e il 9 marzo a San Miniato) l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione “Distretto rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore”, dando così l’avvio formale al progetto. “Si tratta di una struttura semplice, di tipo associativo, quindi snella e facilmente gestibile, grazie alla quale possiamo avviare un percorso che getta le basi per il primo vero distretto del cibo, dove, per il Valdarno Inferiore, i nostri due Comuni sono le uniche realtà aderenti. Non ci limitiamo a essere partecipanti, noi siamo i promotori del distretto, ci crediamo e pensiamo che questa operazione abbia una ricaduta importante sul nostro territorio.

Giocare di squadra ci permette di aumentare la massa critica e di tutelare maggiormente un’area omogenea, offrendoci la possibilità di intercettare contributi e finanziamenti europei, azione che non avrebbe la stessa efficacia se non fossimo insieme”.
Sarà l’occasione per valorizzare prodotti come il tartufo, il vino, l’olio, il miele, il carciofo sanminiatese, i prodotti di norcineria compresi i presidi Slow Food come il mallegato e la finocchiona Igp, il fegatello e la bonzola, oltre ai legumi e le farine e ad alcuni prodotti dolciari unici dei maestri pasticceri, per quanto riguarda il Comune di San Miniato, mentre per il Comune di Montopoli la pasta al germe di grano del Pastificio Morelli, i prodotti della norcineria e della salumeria quali l’antico nodino di Montopoli e il “costolaccio”, o lo Stradivario, il prosciutto preparato sotto cenere (Antica Macelleria e Norcineria Marianelli 1910), i vini della Tenuta Varramista, olio, birre artigianali e vini, mieli pregiati e loro derivati dell’Azienda Agricola Bianchi e dell’Apicoltura Colangelo, e i prodotti antichi e le soluzioni naturali per la cura ed il benessere della persona delle “Erbe di San Romano”.

“L’obiettivo futuro è quello di arrivare a ottenere il primo vero distretto biologico del territorio e la nascita dell’associazione ci avvia proprio in questa direzione, favorendo e rafforzando il dialogo e il confronto tra i diversi soggetti inseriti nel tessuto produttivo, creando condizioni favorevoli all’integrazione e alla sinergia sul piano operativo, così da generare azioni e progetti di buona qualità e dimensione”.