“Due ritiri in un mese: con un neonato in casa ho il garage pieno di rifiuti covid”






La storia di una famiglia di San Miniato Basso guarita dal coronavirus ma non dal disservizio
Hanno fatto prima a negativizzarsi i tamponi del coronavirus che i rifiuti a essere ritirati. La storia è di una famiglia di San Miniato Basso che in un mese ha avuto soltanto due ritiri della spazzatura, entrambi a febbraio. “Per fortuna abbiamo il garage – racconta la mamma di un neonato – e il mangiapannolini del bambino, ma se avessimo avuto meno spazio sarebbe stato un problema anche più grosso. Anche così, comunque, il garage è pieno, specie ora che i rifiuti sono distribuiti in due aree diverse. In pratica, non si passa più”.
Perché fino a quando non saranno ritirati i rifiuti covid, non potrà ricominciare il regolare conferimento degli altri che quindi, in un’area distinta, convivono con i primi. Un‘impasse, quella nella quale si trova questa famiglia per fortuna dotata di molto senso civico, che non si risolve nonostante le ripetute segnalazioni. “Sono anche arrivata a capire chi abbandona i rifiuti per strada, anche se io non lo farei mai. Ma a questo punto mi serve un aiuto. Siamo sempre comprensivi quando c’è un disguido nella raccolta perché siamo tutti a lavorare, ma così è troppo”.
In casa ci sono due adulti, un neonato e un cane. Era il 13 febbraio quando hanno fatto il primo tampone e nell’essere rispettosi al massimo della salute pubblica, compresa quella degli operatori, già dalla sera prima hanno smesso di conferire in strada. “Era venerdì, quindi sapevo di avere davanti il fine settimana, ma la situazione della pandemia è seria e mi sono attenuta alle regole“. E’ lunedì quando arriva la conferma: i tamponi dei due adulti sono positivi, il bimbo invece è negativo e i rifiuti stanno in casa, in attesa di una chiamata da Geofor.
“Chiamata che non è arrivata, così mercoledì 17 febbraio telefono io per richiedere il kit rifiuti per coronavirus e mi viene comunicato che il giorno di raccolta per il comune di San Miniato è il giovedì, così come riportato anche nel modulo Pdf sul sito. Sabato 20 febbraio ricevo il kit e ho già più di una settimana di rifiuti accumulati in casa. Lunedì 22 febbraio e giovedì 25 gli addetti vengono finalmente a ritirare. Poi non vedo più nessuno e telefono di nuovo al call center a inizio marzo”.
Iniziano così una serie di giorni di rifiuti non raccolti e anche di chiamate quotidiane a Geofor. La famiglia, esasperata, si rivolge anche al Comune di San Miniato, che prende a cuore la vicenda e fa partire una serie di segnalazioni e solleciti anche lui, ma per ora senza esito. E con una magra consolazione: “Mi dicono che non siamo l’unica famiglia con questo problema. Ora, io avrei capito fosse stato marzo 2020, quando tutto era ancora da organizzare, ma è passato un anno dall’inizio della pandemia: certi processi dovrebbero essere diventati un po’ più automatici”.
Di automatica, nel processo, una cosa c’è: fino a quando l’ultimo rifiuto covid non è stato ritirato, per la famiglia non può ricominciare il normale ritiro filo strada, neppure dei rifiuti che occupano un altro lato del garage (che almeno quello si potrebbe liberare). “Io rispetto le persone e le regole, quindi continuo a tenermi tutto in casa. Ma di certo qualcuno i rifiuti post covid avrà ricominciato a conferirli. Quindi mi chiedo se è giusto che siano sempre le persone oneste e corrette quelle che ci rimettono di più”.