Carichi di lavoro eccessivi, turni frenetici e Cig: i lavoratori delle consegne di Amazon incrociano le braccia

Presidio oggi e domani nella sede di Montacchiello a Pisa
Sciopero e presidio a Pisa, oggi (25 febbraio) e domani (26 febbraio), delle aziende in servizio di consegna a Amazon. “Ci hanno negato il confronto su ricorso alla cig, carichi di lavoro e franchigia – spiega il sindacato Uiltrasporti – la mobilitazione continua”
Prosegue anche oggi e domani (dalle 10 alle 19) la protesta di chi lavora nelle aziende che offrono il servizio di consegna a Amazon. Una decisione, si spiega, arrivata dopo il rifiuto di aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. I lavoratori si sono dati appuntamento davanti alla sede Amazon di via dei Calabresi 18 a Montacchiello, dove stamani hanno inscenato un presidio.
“Un’iniziativa volta innanzitutto a garantire la sicurezza dei lavoratori – spiega Marco Sarlo Ricci della Uiltrasporti Toscana – che troppo spesso si trovano ad affrontare carichi di lavoro eccessivi e che li costringono a turni frenetici alla guida dei furgoni mettendo a rischio la propria incolumità. Inoltre si pone il problema della franchigia. E’ inaccettabile, come avviene oggi, che sia il lavoratore a pagare di tasca sua in caso di incidente e danni al furgone. Infine va sottolineata la gravità del ricorso alla cassa integrazione in un settore, come quello delle e-commerce, che durante la pandemia ha conosciuto un incremento del proprio volume di affari. Gli ammortizzatori sociali vanno utilizzati quando è strettamente necessario. Su questo abbiamo chiesto un confronto, che ad oggi ci è stato negato. Per questo la mobilitazione continua”.
“Esprimiamo solidarietà anche ai lavoratori del Piemonte – conclude Sarlo – che stamani hanno partecipato massicciamente allo sciopero per la stessa vicenda che ha toccato Pisa”.