Amici del Padule di Fucecchio diventa per la Biodiversità

A sostegno delle specificità territoriali perché “significa anche salvaguardare le radici primigenie dell’identità culturale delle comunità locali”
Venerdì 22 febbraio si è svolta in videoconferenza l’assemblea straordinaria di soci e socie che ha deliberato la modifica del nome dell’associazione, inserendo dopo Amici del Padule di Fucecchio l’espressione “per la Biodiversità”.
“Con questa scelta – spiegano – abbiamo voluto caratterizzare meglio la nostra identità di associazione radicata su questo territorio, ma impegnata su una tematica di interesse strategico globale. Sostenere la conservazione della natura e fornire un aiuto materiale, a mezzo di lavoro volontario, alle aree protette è stato infatti il fulcro della nostra attività fin dalla costituzione dell’associazione nel 2015 (il cui esordio, ci piace ricordarlo, fu la ristrutturazione dell’osservatorio faunistico della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio).
D’altra parte tutelare la natura, oltre ad essere un’attività basilare per migliorare il nostro presente e per garantire la continuità della vita su questo pianeta, significa anche salvaguardare le radici primigenie dell’identità culturale delle comunità locali, perché ogni volta che scompare un pesce come la tinca (Tinca tinca), o una pianta come il giunco da corda (Shoenoplectus lacustris), scompare con essa anche un pezzo della nostra storia.
Ricordiamo che in questa fase al centro del nostro impegno vi è la vertenza che da tempo stiamo portando avanti, assieme alle associazioni ambientaliste, per assicurare una buona gestione alle Riserve Naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla, dopo il tentativo di affossare il Centro di Ricerca e Documentazione del Padule di Fucecchio, che ha svolto e continua a svolgere, un lavoro encomiabile.
Vi è poi una forte preoccupazione per la sostanziale assenza nel Recovery Plan della tematica fondamentale della conservazione della natura”.