Dante e Campaldino nelle conferenze del Centro studi sulla civiltà del tardo Medioevo

5 febbraio 2021 | 14:08
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Dante e Campaldino nelle conferenze del Centro studi sulla civiltà del tardo Medioevo

Ospite Pierluigi Terenzi, che parlerà agli studenti del liceo Machiavelli di Firenze

Giunge puntuale il terzo incontro del ciclo di cinque conferenze in diretta streaming, “I luoghi danteschi in Toscana”, promosse per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri dal Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medio Evo. È possibile seguire gli incontri sulla pagina facebook del Centro, così da continuare un’attività di divulgazione storica, a cui non rinunciare, pur non essendo ancora possibili le riunioni in presenza per l’emergenza Covid.

Dopo aver ascoltato Andrea Zorzi, professore dell’Università degli Studi di Firenze, presidente del comitato scientifico del Centro Studi, sui complessi rapporti di Dante con Firenze, ed Enrico Faini della stessa Università, sulla presenza di Dante a San Godenzo nel Mugello, lunedì 8 febbraio alle 17,30, Pierluigi Terenzi, professore e ricercatore presso l’Università degli Studi di Firenze, parlerà del Casentino, importante teatro delle vicende umane e politiche di Dante. A Campaldino, nel 1289, i ghibellini di Arezzo si scontravano con i fiorentini guelfi. E in campo era anche Dante, tra i feditori di Vieri dei Cerchi, per poi tornare in Casentino ospite dei Conti Guidi, esule tra il 1310 e il 1313, in quei castelli che tuttora danno testimonianza della potenza delle famiglie signorili a partire da quello di Poppi, di Romena, di Porciano. Lì Dante poté attendere alla stesura di alcuni Canti della Divina Commedia, quasi sicuramente il 23esimo dell’Inferno. Dunque, un paesaggio carico di storia, che Terenzi farà meglio conoscere alla luce degli studi e delle ricerche più recenti.

Tra gli ascoltatori anche quattro classi del liceo scientifico Machiavelli di Firenze, con la professoressa coordinatrice Adele Cilento. “La scuola – ringraziano dal Centro studi – è un’interlocutrice importantissima per un’istituzione culturale impegnata da anni a promuovere l’interesse verso la storia, la memoria storica, la ricerca”.