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Linea telefonica: “Disagi da più di un anno, siamo isolati. La Valdegola è abbandonata”

10 gennaio 2021 | 09:26
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Linea telefonica: “Disagi da più di un anno, siamo isolati. La Valdegola è abbandonata”

La protesta di un residente: “Con la pandemia è diventato un servizio primario, difficoltà anche a chiamare i soccorsi”.

Sono mesi che i nostri telefoni non funzionano. Il mio, da novembre 2019, funziona solo ‘a bel tempo’. Quando piove, il cavo è vecchio e la centrale de La Serra non è più adeguata. Nonostante questo, la manutenzione non la fanno perché questa è considerata una ‘zona debole’. Non merita fare manutenzione perché sarebbe una rimessa e non guadagno”. La protesta è sollevata da Giovanni Corrieri, uno dei residenti che ha riscontrato i disagi alla telefonia fissa nelle frazioni della Valdegola, nel comune di San Miniato. Guasti che durano da tempo, è la denuncia, e non sono serviti i “tecnici venuti da tutta la Toscana”.

“Non sappiamo più a chi rivolgerci – ha raccontato Corrieri – Eppure, i soldi che la Regione stanzia per la manutenzione non si sa che fine fanno. La questione è seria anche per le chiamate ai soccorsi: qui, fra Balconevisi, Moriolo e tutta la Valdegola ci sono almeno una 30ina di utenze che hanno problemi alla telefonia fissa. Ed è una stima a ribasso. Se ci si aggiunge che anche il segnale delle varie compagnie telefoniche per i cellulari è scarso, si capisce che il disagio è molto. Qualche mese fa una signora cascò a terra e abbiamo dovuto perdere del tempo per chiamare i soccorsi”. È il problema delle zone grigie, quelle dove non arriva il mercato a coprire il servizio. Paesaggi bellissimi, certo, ma i residenti non sono abbastanza e non vale la pena investire se non c’è un ritorno. Così molte famiglie, e tra queste anche molti anziani che sono i più affezionati al “fisso”, restano senza un servizio o con un servizio a metà.

“E poi – ha detto Corrieri -, la telefonia, con la pandemia, è diventata un servizio primario: si pensi agli anziani, e qui ce ne sono molti, che sono soli in casa e non riescono nemmeno a parlare con i loro familiari. Oppure ai ragazzi che devono fare didattica a distanza e non hanno una connessione internet che regge con due gocce di pioggia. Nel 2021 una cosa così non è ammissibile”.