Orti urbani a Castelfranco di Sotto, pronto l’affidamento: precedenza ai giovani

Nuovo bando della Regione da 300mila euro: c’è tempo fino al 12 febbraio
Trenta orti urbani, un’area parcheggio da 1400 metri quadri, impianto fotovoltaico e una serie di impianti per il riutilizzo dei materiali. Ci sarà anche un’area giochi e la piantumazione di piante in via Guida a Castelfranco di Sotto per il progetto degli Orti urbani. Le risorse, del bando regionale di qualche anno fa, ci sono già: ora, dopo un ritardo durato due anni, si procede all’affidamento dei lavori per un progetto da 147mila euro.
Quello di Castelfranco è il percorso già avviato che oggi, alla luce del nuovo bando, possono intraprendere anche altri comuni. È stato pubblicato infatti dalla Regione il bando 2020 dell’iniziativa Centomila orti in Toscana che stanzia altri 300mila euro. Le amministrazioni interessate a partecipare hanno tempo fino al prossimo 12 febbraio 2021 per presentare i propri progetti alla Regione.
Il “nuovo” modello identificato dalla Regione, anche sulla scorta di esperienze internazionali, non considera più l’orto urbano solo come un pezzo di terra da coltivare, ma come un’area di aggregazione (ovviamente con le opportune regole di sicurezza sanitaria), di scambio sociale ed intergenerazionale, di didattica ambientale e di crescita culturale. Gli orti vengono così identificati quali punti di incontro fra persone differenti che mettono in gioco le proprie conoscenze e le proprie esperienze. La “visione” è quella della condivisione e si identifica con il ruolo delle associazioni di volontariato a cui devono essere date in gestione le strutture. Per questo Castelfranco, una volta ultimati i lavori darà in gestione l’area privilegiando le associazioni più “giovani”, cioè che abbiano buona parte dei membri sotto i 40 anni. L’area, poi, sarà aperta al pubblico e sede di progetti sociali.
Cosa prevede il progetto
Innanzitutto, una generale riqualificazione di via Guido Rossa, dove oggi c’è un terreno incolto. Lì ci sarà un parcheggio di 1400 metri quadrati e i 30 orti urbani insieme a una serie di strutture complementari: bagni, magazzini, uffici e tavoli e panchine.
L’impianto elettrico sarà collegato all’impianto fotovoltaico della vicina scuola. I fotovoltaici permetteranno un’alta efficienza energetica anche per quanto riguarda la linea telefonica e la connessione internet, oltre che gli impianti di illuminazione, irrigazione e smaltimento reflui. Sarà realizzato anche un pozzo con una cisterna per l’accumulo delle acque che poi andranno a irrigare gli orti attraverso una rete di tubazioni. Per i visitatori ci sarà un’area giochi e un punto ristoro, insieme ai percorsi in ghiaia. Ad abbellire il tutto, piante di corbezzolo, sorbo domestico e ciavardello.
“Mi fa particolarmente piacere – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – dare notizia di un nuovo bando per questa iniziativa che considero innovativa e significativa soprattutto in questo periodo in cui abbiamo capito più profondamente, credo, il valore e l’importanza di spazi come quelli che rappresentano questi orti urbani. Che non si limitano ad essere realtà dove si svolgono cure colturali nel ‘proprio’ appezzamento, ma centro dove è possibile condurre una vita sociale volta anche allo scambio di informazioni, all’aggiornamento delle conoscenze, al confronto con le altre persone e le altre generazioni. Una preziosa occasione di crescita per la nostra società”
Nata nel 2015, l’iniziativa “Centomila orti in Toscana” fin dal 2016 ha definito un nuovo modello di “orto urbano”, basato su regole certe e trasversali sull’intero territorio regionale, che ribaltano il “vecchio” concetto di orto sociale, in cui singole persone, generalmente anziane, lavorano il proprio appezzamento.
Sessantadue sono i comuni che nel passato hanno già aderito alla iniziativa presentando progetti e chiedendo il finanziamento regionale (che copre fino a un massimo del 70 percento delle spese realmente sostenute). Sei inizialmente le amministrazioni selezionate quali comuni pilota, 56 che hanno presentato domanda di finanziamento nello specifico bando pubblicato nel 2016,
Sono state 32 le amministrazioni finanziate nel 2017, 24 nel 2018. Ottantadue i complessi di orti fino ad oggi realizzati o adeguati, di cui 35 sono giardini condivisi dove la coltivazione avviene lavorando tutti insieme, 1400 gli orti realizzati ex novo oltre ad un numero imprecisato di orti risistemati. Alcuni progetti realizzati possono essere considerati un vero e proprio modello di sviluppo di Comunità urbane da copiare nel futuro anche in altre aree.