“Che questo tempo di sterminio non sia invano”: gli auguri per il nuovo anno di don Andrea

“Un 2020 lungo e faticoso: c’è latitanza di politica, ma la tasca piena è assicurata”
“Il tragitto di tempo contenuto nel 2020 è stato difficile e faticoso. L’auspicio di un 2021 migliore è sulla bocca di tutti. Cosa possiamo augurarci? Che questo tempo di sterminio e di paura non sia passato invano”. Sono crude le parole di auguri per il nuovo anno di don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom.
“La nostra fragilità ha mostrato i tragici tratti del suo volto funesto – ha continuato -. L‘Italia fra i vari record negativi ha anche quello del maggior numero di morti al mondo in proporzione agli abitanti. Mi chiedevo, ma non abbiamo la sanità migliore? Risponderete che siamo però il paese più vecchio d’Europa. Si, ma tanti anziani avrebbero potuto avere ancora anni di vita.
Anche la politica in un momento così grave è divisa più di sempre e agitata più di sempre. Forse perché deve arrivare una valanga di euro? E gli avvoltoi si scatenano? Invece di preoccuparsi di risanare il disastro sociale ed economico in atto. C’è latitanza di politica da parte di tutti e due gli schieramenti. Non è il tempo delle bizze, anche se la tasca piena è assicurata. È uno spettacolo indecente”.
“È vero che la speranza è l’ultima a morire – ha concludo don Andrea – Allora non ci resta continuare a sperare che le promesse non siano bugie, che il vaccino sia tempestivamente garantito a tutti, che l’economia sia rimessa in moto sul serio e non a parole. Quando si parla di speranza si guarda a Francesco, l’uomo più positivo del pianeta. Facciamo tesoro delle sue parole: prenderci cura della terra, casa di tutti. E sentirci tutti costruttori responsabili e appassionati di fraternità. Al nostro Papa, al nostro Vescovo e a tutti i vescovi amici dell’unica chiesa sparsa nel mondo, agli amministratori e amministratrici, a tutti gli Shalom e a chiunque ci sostiene e vuole la pace: auguri fraterni di buon anno 2021”.