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Covid19, confermato il trend in calo a Fucecchio

13 dicembre 2020 | 15:57
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Covid19, confermato il trend in calo a Fucecchio

Solo 28 i nuovi casi nell’ultima settimana

Dopo i primi segnali incoraggianti della settimana scorsa, arriva finalmente un drastico calo del numero dei tamponi positivi a Fucecchio, dove in sette giorni si è passati da 93 a 28 casi. In pratica una riduzione di oltre due terzi con una media giornaliera che scende da 13,3 a 4. E’ sicuramente quella appena trascorsa la settimana nella quale si sono visti in maniera più netta gli effetti delle restrizioni. Per trovare un dato migliore a livello comunale, infatti, bisogna tornare indietro fino all’inizio di ottobre.

“I nostri dati – commenta il sindaco Alessio Spinelli – si inseriscono in un trend che è comune a tutto il territorio della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa. Nei 15 comuni si è registrata una riduzione significativa di tamponi positivi. Questo dimostra che i cittadini finora hanno rispettato le regole imposte dalle restrizioni per contenere il contagio. Occorre continuare in questo atteggiamento prudenziale perché l’inverno è alle porte e non ci possiamo permettere di far risalire i numeri, soprattutto quello relativo ai ricoveri ospedalieri. Se riusciremo a mantenere questi dati al minimo ne beneficerà tutta la collettività, non solo negli aspetti sanitari ma anche in quelli economici con la ripresa di tutte le attività. Il Comune di Fucecchio, per quanto gli compete, sta cercando di fare tutto quanto è nelle proprie possibilità sia in termini di assistenza alle famiglie più in difficoltà, questa settimana ad esempio abbiamo svolto un grande lavoro per la distribuzione dei Buoni Spesa, sia in termini di sostegno all’economia programmando tutte le iniziative consentite, come ad esempio i due mercati straordinari che siamo riusciti ad organizzare rapidamente per oggi e per domenica prossima. Comunque si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel: dal mese di gennaio inizierà una grande campagna vaccinale anti-Covid, prima a partire dal personale sanitario e dagli addetti del settore, e poi, nei mesi successivi, estesa a tutta la popolazione”.