





Si inizia con Firenze, Prato, Arezzo e relative province,. A marzo sarà attivo in tutta la Toscana.
In Toscana si rivoluziona il sistema dell’emergenza: al via la prima chiamata di soccorso per la Cur 112, la più grande centrale unica di risposta d’Italia, inaugurata stamani (9 dicembre) a Firenze.
Da oggi il servizio è attivo nelle province di Firenze, Prato e Arezzo, limitatamente nel territorio del Valdarno Superiore
Al taglio del nastro erano presidenti il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e il prefetto Alessandra a Guidi, insieme ad altre autorità regionali e di pubblica sicurezza.
Durante la giornata sono state prese in carico le prime richieste di soccorso per le province di Firenze, di Prato (distretti telefonici 055 – 0574), compreso alcuni Comuni del Valdarno Superiore in provincia di Arezzo, in cui è stata completata la migrazione al numero unico di emergenza (Nue 1-1-2) per tutte le chiamate di soccorso.
Il servizio si estenderà progressivamente in tutta la Regione Toscana entro la fine del mese di aprile 2021. La sala operativa è pronta dal 1 dicembre, come previsto dal ministero dell’interno ed inizia oggi la propria attività dopo un allineamento al progetto tra le regioni Marche e Umbria, che daranno avvio alla centrale gemella di Ancora domani 10 dicembre.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche l’assessore regionale al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini, il sindaco di Firenze Dario Nardella, rappresentanti delle prefetture di Arezzo e Prato, il questore di Firenze e i vertici regionali e provinciali dell’Arma dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Per l’Ausl Toscana Centro Paolo Morello, direttore generale, Simone Magazzini, direttore dipartimento emergenza e area critica, e Alessio Lubrani, direttore Nue 1-1-2 Regione Toscana. Padre Renato Ghilardi ha impartito la benedizione ai nuovi locali.
Il 22 luglio 2019 è stato firmato, in prefettura a Firenze, dal ministro dell’interno e dalla Regione Toscana il orotocollo d’intesa per l’attuazione in regione Toscana del numero unico di emergenza europeo 1-1-2 secondo il modello della centrale unica di risposta. In base a tale intesa sono state avviate, monitorate e portate a compimento le procedure con le quali gli enti coinvolti hanno messo a punto le competenze e la logistica necessarie al funzionamento del servizio. Il meccanismo di monitoraggio a livello nazionale fa capo al ministero dell’interno, con una commissione consultiva di cui fanno parte anche rappresentanti delle Regioni.
“L’attivazione del servizio Nue 1-1-2 nei distretti telefonici delle province di Firenze, Prato e Arezzo, in attesa della completa copertura di tutto il territorio regionale prevista a breve permetterà ai cittadini di avere una risposta più rapida e adeguata alle proprie necessità in caso di emergenza – ha spiegato il prefetto di Firenze -. Segna nello stesso tempo una tappa fondamentale del percorso che sulle orme di quanto disposto dalla normativa comunitaria e nazionale ha impegnato in sede locale le istituzioni della Toscana”
“Finalmente uno strumento utile per tutti i toscani – ha aggiunto Antonio Mazzeo, presidente dell’assise regionale – Un lavoro di squadra a cui va il ringraziamento dell’assemblea regionale. Oggi è la realizzazione di un sogno che abbiamo raggiunto tutti insieme, il che dà il senso della direzione di marcia che dobbiamo perseguire. Da qui il vivo apprezzamento che da presidente porto a nome di tutto il Consiglio regionale per quello che considero un regalo da parte della Regione Toscana e dello Stato, attraverso la Prefettura di Firenze, a tutti i cittadini toscani. Perché ora abbiamo uno strumento di coordinamento e filtro per tutte le chiamate di soccorso e che così ci permette, in maniera piu’ efficace e in tempi brevi, di aiutare velocemente tutte le persone che si trovino in difficoltà”.
“E’ un traguardo importante, frutto di un percorso avviato tempo fa e che giunge a fattivo compimento grazie a una stretta collaborazione e sinergia tra le parti – le parole dell’assessore alla sanità, Simone Bezzini – e ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato. La messa in rete di quattro numeri 118, 112, 113 e 115 tramite una centrale unica di risposta sarà un indubbio vantaggio per i cittadini, che potranno contare su un servizio reso ancora più celere ed efficiente. Sull’adeguamento tecnologico della centrale la Toscana ha fatto un investimento finanziario significativo, di circa 3 milioni e mezzo di euro, con l’obiettivo di supportare i cittadini nei momenti di maggiore difficoltà con risposte immediate, perché siano subito ben indirizzati e soccorsi. Il servizio, attivato, in questa fase iniziale, nelle province di Firenze, Prato e nel Valdarno Superiore, sarà esteso progressivamente in tutta la Toscana, interessando, a regime, circa 4 milioni e mezzo di utenti al giorno”.
“E’ un’operazione che dimostra quanta attenzione ci sia verso la sanità – ha sottolineato il sindaco Dario Nardella. Questo progetto razionalizza le risorse e crea un servizio tempestivo, chiaro e vicino al cittadino con un canale unico e coordinato di assistenza e informazione. La pandemia ci può dare, come in questo caso, occasioni di migliorarsi proprio a partire dalla sanità”.
“Con la giornata di oggi si avvia un importante servizio per il mondo dell’emergenza, ma anche per la nostra azienda sanitaria che accoglie questa nuova attività con una valenza non solo a livello regionale, ma anche nazionale ed europea- ha concluso Paolo Morello, direttore generale Ausl Toscana Centro-. L’azienda è stata chiamata ad affrontare questa nuova sfida che permetterà di migliorare l’efficienza del sistema di emergenza oltre ad erogare più tempestivamente i servizi ai cittadini e garantire loro maggiore sicurezza, questo grazie anche alla fondamentale collaborazione con gli altri Enti coinvolti in questa nuova opportunità. “