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“Questo è un Natale particolare”, i genitori di Vanni nel presepe a Ponticelli

2 dicembre 2020 | 12:23
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“Questo è un Natale particolare”, i genitori di Vanni nel presepe a Ponticelli
“Questo è un Natale particolare”, i genitori di Vanni nel presepe a Ponticelli
“Questo è un Natale particolare”, i genitori di Vanni nel presepe a Ponticelli

C’è la Sacra famiglia e poi c’è la sua di famiglia, che per Alberto Fausto Vanni è sacra. L’insolita decorazione natalizia è allestita davanti al negozio di Ponticelli di Santa Maria a Monte. “Il presepe – spiega Vanni – è la natività di Gesù e ognuno allestisce, in occasione del Natale, questo evento in maniera che più gli piace raccontando emozioni e avvenimenti recenti. Questo Natale rimarrà nella storia, un Natale molto particolare, come il conflitto mondiale del 1945, come l’alluvione del 1966″.

Siccome “a questi eventi catastrofici sono seguite primavere di sviluppo e di ripresa”, Vanni ha scelto di dare un messaggio di speranza, che è un invito a darsi da fare. “Le generazioni di quei tristi anni si rimboccarono le maniche ed ebbero una risposta positiva, una sorta di riscatto, grande volontà che dettero vita ad un periodo fatto di lavoro e di molte opportunità. Tante idee nuove, nacquero nuove attività e molti nuovi lavori. La classe politica non era quella di ora, persone acculturate ed oneste, meno burocrazia, rapporto più stretto fra attività e amministrazioni pubbliche. Furono emanate leggi e regolamenti per dare la possibilità ad ogni individuo di ripartire e così nella nostra zona nacquero, come funghi, molti capannoni che pian piano si riempirono di attività sia artigianali che industriali, la nostra zona del cuoio e dei calzaturifici ripartì.

Dire che occorre reagire è cosa banale, ma come con quali prospettive, con quali aiuti? In queste settimane le televisioni ci inondano di statistiche, di promesse, non hanno ancora capito, o fanno finta di non capire che occorrono cose semplici e mirate. La mia reazione è quella di trasmettere fiducia e con grande volontà di ripartire carichi di entusiasmo”.

Con la scritta “Auguri” ma anche “con l’immagine di mio babbo Giancarlo deceduto 60 anni fa e mia mamma Guelfa che manca da 15 anni. Un allestimento di speranza che i miei genitori mi danno ogni giorno e che mi dicono di non arrendermi e di andare avanti. Le ultime notizie ci fanno sperare che dal 4 o il 5 dicembre le attività commerciali saranno di nuovo aperte. Un appello alla clientela amica: fate acquisti nei negozi tradizionali, date la possibilità a queste attività che hanno contribuito all’economia di questa zona da tanti anni”.