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La stalla puzza troppo: dopo le segnalazioni interviene Arpat

13 novembre 2020 | 12:37
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La stalla puzza troppo: dopo le segnalazioni interviene Arpat

Il verdetto: flatulenze e reflui zootecnici hanno sparso nell’aria emissioni di ammoniaca e metano

Ammoniaca, metano e protossido d’azoto sono i gas che hanno portato i cittadini di Treggiaia e I Fabbri, frazioni di Pontedera a segnalare nei mesi di agosto e settembre un’azienda di allevamento di bovini. Dopo le segnalazioni al dipartimento Arpat di Pisa i tecnici sono intervenuti anche con il personale dei carabinieri forestali di Pontedera e con l’Ausl Toscana nord ovest.

Gli odori che hanno rilevato sono di tre gas. L’odore pungente dell’ammoniaca che si origina per volatizzazione dell’azoto escreto dagli animali già nella permanenza delle deiezioni all’interno delle stalle. È ragionevole supporre, secondo Arpat, che l’emissione di ammoniaca sia all’origine delle maleodoranze avvertite e segnalate dai cittadini. Anche perché l’altro gas rilevato è il metano, che però è inodore. L’emissione di tale gas deriva dai processi digestivi del bestiame (emissioni enteriche). Rilevata anche la presenza di protossido d’azoto che si sviluppa nelle fasi di stoccaggio e spandimento dei reflui zootecnici nel terreno.

Al momento del sopralluogo l’azienda agricola di bovini e bufalini da carte era aperta su quattro lati e aveva 1100 capi. Considerato che le stalle non sono dotate di pareti, non è tecnicamente possibile il convogliamento delle emissioni in uno o più punti specifici. Il contenimento delle emissioni può avvenire però attraverso la messa in opera di misure di mitigazione, volte a limitare il loro sviluppo. Di quanto emerso sono state informate le autorità competenti per i relativi provvedimenti.