“Ci sono voluti vari giorni di telefonate e un viaggio”, caccia alla mensilità di cassa integrazione

La disavventura di un castelfranchese: “Mi chiedo quante di queste pratiche restino nel limbo”
Piccola disavventura “informatica”, o per meglio dire burocratica, per Luciano Mattii, castelfranchese che ha dovuto tribolare dietro a una rata che non arrivava. O per meglio dire non compariva. “Ci sono voluti alcuni giorni – racconta – ma quello che fa specie è l’inefficienza di certi uffici, dove, data l’utenza, si dovrebbero semplificare certe pratiche, invece di renderle ancora più complesse fra prenotazioni on line e numeri verdi inutili”.
Una vicenda iniziata alla fine della settimana scorsa quella del cittadino di Castelfranco di Sotto, conclusasi solo dopo un viaggio agli uffici Inps a Pisa. “Si trattava di un mensile della cassa integrazione di di mia moglie – specifica –. E l’impressione che ho avuto è che, se non mi fossi impuntato, non li avremmo mai visti”. Una rata fra le altre, non la prima di una serie. “I mesi precedenti erano arrivati – racconta –. Poi, questo mese, alla data fissata in banca non arriva niente. A loro non risultava nessun invio, mentre all’Inps risultavano già erogati. Siamo andati avanti così per alcuni giorni”. Alla fine la decisione di andare a Pisa.
“Arrivo alla sede centrale. Con me, quel giorno, c’erano altre due persone che dovevano risolvere i loro problemi. Sulle prime cercano di non farci entrare, causa Covid e ci dicono che per prendere appuntamento si doveva chiamare un numero di Roma: chiamando, scopro che per le pratiche come la mia, legate alla cassa integrazione, non possono essere presi appuntamenti”. L’alternativa sarebbe il sito. “Tutte queste validissime alternative erano affisse alla porta d’ingresso – ironizza Mattii –. Immaginate gente di una certa età, di fronte all’Inps, che con ogni probabilità non è abile con il digitale, che deve mettersi ad andare sul sito. Naturalmente sul portale non ci si può andare a qualsiasi ora perché, come ci fanno sapere alcuni addetti all’ingresso ‘prima delle 22 è inutile tentare l’accesso, ‘il sito è sovraccarico’ “.
E’ qui che Mattii perde la pazienza. “Mi sono impuntato per parlare con qualcuno, alterandomi, finché alla fine non mi han fatto entrare. Volevo andare fino in fondo a costo di andare per avvocati, ma il colloquio sembrava non aver sortito effetti: ‘non risulta’, dicevano. Faccio per tornare a casa pensando di non aver risolto niente e mi chiamano dalla banca: sono arrivati i soldi. Dopo vari giorni di telefonate e un viaggio”.
Con una beffa finale. “In banca i soldi sono arrivati, ‘registrati’ il 9 novembre. In causale risultavano magicamente ‘disponibili’ dal 5. Alla fine, chissà come, tutto torna. Ma mi chiedo quante di queste pratiche restino nel limbo quando gli utenti hanno meno risorse o meno pazienza, gettate in balìa di siti e telefoni che non funzionano”.