“Interventi economici adeguati e veloci”, lettera appello del sindaco Parrella al presidente Giani

“Le istituzioni devono saper ascoltare e sostenere le ragioni di chi lavora e contribuisce ogni giorno a creare quel tessuto economico, ma anche sociale”
“La speranza di tutti è che l’andamento epidemiologico possa migliorare nei prossimi giorni, ma è necessario in questo momento dare sostegno immediato a tutte quelle attività, che stanno subendo perdite e questo per evitare che le stesse si avvino verso una chiusura permanente e definitiva”. Lo ha scritto la sindaco di Santa Maria a MonteIlaria Parrella in una lettera indirizzata al presidente della Regione ToscanaEugenio Giani.
Lo ha fatto per presentargli le difficoltà si un piccolo comune della sua Regione, che ora sono comuni a tutto il Paese. “Sono certa – ha concluso la lettera – che con l’impegno di tutte le istituzioni, ognuna per le proprie competenze, potranno essere trovate soluzioni immediate e dirette, in questo periodo di emergenza”.
A preoccupare Parrella sono “i gravi effetti derivanti dalla chiusura di molte attività a seguito dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri (qui)” e quindi invita Giani a “farsi portavoce verso il Governo, affinché si ponga attenzione verso quelle categorie che sono state costrette a chiudere o sono state fortemente sottoposte a restrizioni, impedendo di svolgere il proprio lavoro.
Sono necessari interventi economici adeguati e veloci per evitare che la loro chiusura diventi permanente. I titolari di bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie ma anche delle palestre, teatri, scuole di danza, di canto, di musica, imprenditori e artigiani, partite iva e dipendenti, fornitori, toccati dalle restrizioni del Dpcm che in questi giorni manifestano, in maniera pacifica per farsi sentire sono: lavoratori, professionisti e imprenditori a cui va il massimo rispetto e sostegno. Le istituzioni devono saper ascoltare e sostenere le ragioni di chi, da sempre, lavora e contribuisce ogni giorno a creare quel tessuto economico, ma anche sociale dei nostri territori.
Non si deve dimenticare neppure tutte le altre categorie economiche, imprese e lavoratori del settore del turismo, titolari di negozi commerciali di tutti i tipi che subiscono, anche se aperti, gravi perdite. I circoli culturali e ricreativi (arci, acli, endas, uisp, ecc) che sono stati costretti alla chiusura completa. Queste attività che spesso costituiscono una delle poche realtà di una località e la tengono viva, contribuendo alla coesione sociale e sostenendo la rete di comunità.
Al contrario va condannato chi manifesta con violenza e utilizza le proteste per fini che niente hanno a che vedere con la tutela delle categorie colpite. Per questo il Governo deve assicurare un supporto economico adeguato subito alle imprese colpite e deve prevedere altre misure anche per le altre attività che hanno avuto grosse perdite da questa situazione”.