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Occhi elettronici, Santa Maria a Monte cerca i fondi per altre telecamere di videosorveglianza

30 ottobre 2020 | 18:29
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Occhi elettronici, Santa Maria a Monte cerca i fondi per altre telecamere di videosorveglianza

Continua la “protezione” degli accessi: stavolta tocca a via di Bientina

Un muro di occhi elettronici cingerà le mura, quelle vere e proprie, della Chiocciola. Santa Maria a Monte punta ancora sulla sicurezza con l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei punti di accesso al paese: dopo Ponticelli e Cerretti è la volta di via di Bientina.

Un passo verso questa direzione è stato compiuto ieri, venerdì 29 ottobre, durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo. Durante la seduta è stato dato il via libera ai progetti di videosorveglianza presentati dai comuni che hanno sottoscritto con la Prefettura i “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza” finalizzati all’ammissione ai finanziamenti per la realizzazione di tali sistemi.

Le aree di installazione sono già state individuate e nel caso di Santa Maria a Monte gli occhi elettronici saranno posizionati in via di Bientina, una delle arterie più trafficate, a sorvegliare l’accesso dall Valdinievole e da Bientina. La strategia dell’amministrazione Parrella è quella di garantire un controllo efficace del territorio nonostante la sua estensione. Da questa esigenza l’installazione dei dispositivi deve necessariamente seguire dei criteri di utilità, che in questo caso significa puntare l’attenzione sugli ingressi e sulle uscite.

Parrella lo aveva annunciato già in occasione dei primi due lotti, quelli di Ponticelli e di Cerretti e lo aveva ribadito alla fine dell’anno, rivendicandone anche l’efficacia quando le telecamere di Ponticelli hanno ripreso l’auto di Scotto, coinvolto nell’omicidio di Giuseppe Marchesano.

Firmare il patto con la prefettura (siglato anche dai comuni di Pisa, Fauglia, San Giuliano Terme e Crespina Lorenzana) era un passaggio necessario per poi partecipare ai bandi, ministeriali o regionali, per ottenere i finanziamenti.