Scuole al sicuro anche senza transenne: le userà la Municipale. Novità per Ponte a Egola

Il punto dell’assessore Profeti: “Le due classi potrebbero rientrare dopo Natale”
È passato più di un mese dall’inizio della scuola e quel giorno, il 14 settembre, sicuramente non sarà dimenticato a San Miniato. Un po’ per l’inizio burrascoso tra le proteste di alcuni genitori di due classi della primaria di Ponte a Egola, un po’ per le note esigenze di distanziamento e di delimitazione degli spazi. Dopo un mese le acque sembrano essersi calmate e piano piano l’ingranaggio della scuola sta iniziando a funzionare in sintonia con le Ausl e con le direttive imposte dall’alto. A volte, persino meglio di come si pensasse: è il caso delle soluzioni individuate per separare gli spazi esterni ed evitare commistione tra classi diverse.
Dall’esigenza di limitare il più possibile i contatti è scaturita la necessità di moltiplicare i punti di accesso e uscita per le varie scuole, così come prevedevano anche i protocolli. Una volta individuati i percorsi però servivano delle strutture fisiche che indicassero i “confini” delle aree e così, su indicazione dei dirigenti scolastici, il comune di San Miniato ha acquistato 90 transenne da posizionare all’esterno. “Erano previste – ha spiegato l’assessore alla scuola Giulia Profeti – per preparare l’uso degli ambienti esterni ed evitare commistioni. Il dirigente aveva chiesto un divisorio durante i preparativi prima dell’inizio della scuola. Poi, con l’avvio della scuola, si sono individuate altre soluzioni, anche meno invasive, come l’uso delle fioriere”.
Effettivamente sarebbe stato un bell’impatto vedere i bambini e le bambine nei giardini delle scuole “recintati” con delle transenne. Per fortuna l’alternativa delle fioriere, certamente più decorosa, si è rivelata anche altrettanto efficace: “Ci siamo resi conto – ha spiegato Profeti – che oltre ad essere belle da vedersi aiutavano anche i bambini a maturare il senso del rispetto delle regole. Le fioriere sono distanti l’una dall’altra, volendo una persona può passarci in mezzo, ma i bambini, sempre sotto la supervisione degli insegnanti, hanno capito subito”.
Però, ormai, gli 8mila e 500 euro per l’acquisto delle 90 transenne erano stati pagati. “Servivano comunque e andranno alla municipale”, ha detto Profeti e quindi nessuno spreco di denaro. Niente toglie, comunque, che in caso di necessità, possano essere utilizzate anche per le scuole, sacrificando la parte che vuole l’occhio alla tutela della sicurezza.
È questo il tema: la sicurezza nelle scuole. Qualche caso positivo, inevitabilmente, è emerso, come c’era da attendersi, ma ad oggi può essere tratto un primo riscontro sull’efficienza dei protocolli. “Siamo partiti con dei protocolli precisi – ha continuato Profeti – e da allora nulla è cambiato. Quando si verifica un caso positivo la classe viene subito messa in quarantena. A quel punto se ne occupano i dirigenti con le Ausl, ma mi pare che ci siano anche dei canali privilegiati per l’analisi dei tamponi. Qualche criticità da parte delle aziende sanitarie c’è, ci sono stati casi di attesa dell’esito del tampone per molti giorni, ma li comprendo. Sono numeri che le Ausl non si aspettavano subito dopo l’estate e quindi sono in grossa difficoltà. Da parte loro, so che i dirigenti scolastici stanno lavorando anche sabato e domenica”.
Un quadro con alcune criticità, ma tutto sommato funzionante. L’altro grande tema è quello dell’edilizia scolastica: di carne al fuoco ce n’è molta, ma gli interventi più rilevanti sono quelli per far tornare le due classi della primaria di Ponte a Egola nel loro edificio. “Adesso una classe è a Balconevisi e una nella scuola dell’infanzia di Ponte a Egola – ha spiegato l’assessore alla scuola -. Durante la pausa natalizia, se avremo l’ok del genio civile, saranno effettuati gli interventi di cerchiatura che consentono alle due classi di rientrare. Essendo coinvolto il genio civile sono lavori che richiedono tempistiche lunghe ma comunque li avremmo fatti a scuola chiusa sia per il problema delle polveri e della conseguente pulizia, sia per quello dei rumori”. Questo è l’intervento da oltre 40mila euro atteso dai genitori delle due sezioni.
“Faremo anche dei vialetti – ha proseguito Profeti – perché non potendo più passare dall’ingresso principale, alcune classi che entrano dal giardino anno bisogno di un camminamento in caso di pioggia”. Infine, un altro lavoro, da oltre 7mila euro, riguarda la classe di Ponte a Elsa che fa lezione al museo di San Genesio e la scuola primaria Giusti di La Scala. Lì i bambini e le bambine hanno bisogno di una copertura, un gazebo: anche per questo intervento è coinvolto il genio civile.