Memoria |
Altre News
/

Una lapide per Vincenzo Galilei, compositore e padre di Galileo nato a Santa Maria a Monte

22 ottobre 2020 | 11:11
Share0
Una lapide per Vincenzo Galilei, compositore e padre di Galileo nato a Santa Maria a Monte
Una lapide per Vincenzo Galilei, compositore e padre di Galileo nato a Santa Maria a Monte
Una lapide per Vincenzo Galilei, compositore e padre di Galileo nato a Santa Maria a Monte

La casa natale è quella in via Carducci: il racconto popolare diventa storia grazie alle ricerche in archivio

“Ricerche recentissime hanno confermato ciò che i racconti popolari hanno sempre sostenuto: l’edificio al numero 33 di via Carducci è effettivamente la casa natale di Vincenzo Galilei. Da oggi non sarà più la sola tradizione a ricordare questo nostro concittadino”. Così Ilaria Parrella, sindaco di Santa Maria a Monte, durante la cerimonia in memoria di Vincenzo Galilei, liutista e compositore, nonché padre di Galileo Galilei, che nacque proprio a Santa Maria a Monte, nell’edifizio dove ora si trova il museo a lui intitolato.

Sabato 17 Ottobre, alla presenza del neoeletto governatore della regione Toscana Eugenio Giani, Santa Maria a Monte ha dedicato a Vincenzo Galilei una lapide, giusto riconoscimento ad un personaggio che merita a tutti gli effetti di essere ricordato. Nel centro storico, in quella che fu la via di Renaio, oggi via Carducci, è collocata la dimora che fu di Vincenzo Galilei, ipotesi avallata dallo stemma visibile in facciata, contraddistinto da uno scudo con all’interno una scala, emblema dei Galilei.

Il padre di Vincenzo, Michelangelo, sposò Maddalena, figlia di Carlo di Bergo, importante e ricco abitante di Santa Maria a Monte, investito della carica di Gonfaloniere nel 1517 e Capitano del Popolo numerose volte. I due, dopo il matrimonio del 1510, andarono ad abitare nella casa posta nella strada di Renaio, uno dei possedimenti dei Bergo che passarono in dote alla figlia, come si legge in uno dei manoscritti dell’archivio storico comunale.

Da questa casa partì la vicenda del giovane Vincenzo, il quale iniziò molto presto a suonare il liuto, forse imparando da solo, forse con l’aiuto di un maestro di Santa Maria a Monte: certo era che l’allora via Renaio dovette risuonare spesse volte delle melodie del compositore Galilei.