Il Papa apre alle unioni civili, don Cristiani: “Ancora una volta Francesco dalla parte degli oppressi”

La riflessione: “Non parla di matrimonio, ma di giustizia. Alcune reazioni sono deliranti”

Francesco riafferma la centralità della persona e si schiera dalla parte degli esclusi ed emarginati, considerando tutti figli amati di Dio. Invoca una legge per il rispetto delle persone omosessuali e dei loro figli. Ancora una volta il papa è dalla parte degli ultimi e degli oppressi”. Questa la riflessione di don Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom, dopo le parole di Papa Francesco di apertura verso le unioni civili per le coppie omosessuali.

“Nel mondo, in diversi paesi – ha continuato don Cristiani – esiste ancora la morte per il reato di omosessualità e Hitler ne uccise migliaia nei campi di concentramento. Per questi non esiste neanche una giornata della memoria, né per le persone che ancora oggi sono perseguitate e uccise.

Dobbiamo anche precisare che Papa Francesco non parla di matrimonio, equiparato a quello fra un uomo e una donna. Ma di diritto e di giustizia. Si aggiunge così un tassello importante alla cultura dell’umano. Purtroppo, anche in ambienti cattolici l’ossessione della dottrina farisaica è omicida come ai tempi di Gesù. Alcune reazioni sono deliranti”.

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