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Terre di Presepi oltre il covid, a Roffia il mandato ai presepisti

16 ottobre 2020 | 21:23
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Terre di Presepi oltre il covid, a Roffia il mandato ai presepisti

In un’edizione in divenire, con un protocollo anti covid

l’assembramento è possibile. Dentro al presepe però, non certo per allestirlo. Domani sabato 17 ottobre, il vescovo della diocesi di San MiniatoAndrea Migliavacca darà mandato ai presepisti di Terre di Presepi. Alle 11 a Roffia di San Miniato, il “Mandato a fare il presepe” sull’esempio di San Francesco e in ricordo del primo presepe di Greggio è rivolto a tutti i presepisti che nei paesi, nelle chiese, in luogo pubblico come in famiglia si apprestano a iniziare o hanno già iniziato a costruire il presepe.

E’ infatti tradizione che dopo il 4 ottobre, giorni in cui si ricorda il santo di Assisi, si inizi, a costruire il presepe, specie in quei luoghi dove la lavorazione richiede alcune settimane di lavoro. L’iniziativa, unica del genere in Italia, è alla quarta edizione ed è promossa e organizzata da Terre di Presepi. Nella chiesa di San Michele, il vescovo consegnerà collettivamente durante una apposita celebrazione eucaristica, il mandato a tutti i presepisti e benedirà le statuine di Gesù bambino che saranno collocate nei presepi nella notte di Natale.

La scelta di Roffia non è un caso: la parrocchia realizza un presepe che si caratterizza per il dettaglio dei particolari, un’ambientazione unica, un’attenzione alla narrazione degli eventi dei Vangeli che aiuta a contemplare il mistero del Natale. Il tutto reso possibile da settimane di lavoro dei presepisti della parrocchia coordinati da padre Albino De Giobbi e da Andrea Lavecchia.

Mentre i presepisti sono al lavoro, anche Terre di Presepi 2020 è in allestimento. “Non possiamo sapere quale sarà il corso della pandemia – spiega il coordinatore Fabrizio Mandorlini -. Terre di Presepi proporrà come ogni anno le sue iniziative fino a che si potranno svolgere. Tutto quello che sarà proposto sarà realizzato in sicurezza, sia per i presepisti che per i visitatori. Non mancheranno le defezioni, non tutte le realtà saranno in grado di ottemperare alle richieste anche per situazioni oggettive che i diversi luoghi propongono.

E’ stato stilato un protocollo da adottare unitariamente, che nelle prossime settimane sarà sottoposto all’attenzione delle autorità competenti. Salvo alcune realtà, il percorso di Terre di Presepi valorizza molto i piccoli paesi e le realtà fuori dai grandi circuiti turistici e in molti casi i percorsi presepiali sono realizzati anche all’aperto”.