Orari scaglionati e più autobus, ok le misure anticovid a S. Miniato






I mezzi a disposizione riescono a evitare gli affollamenti
La corsa verso gli autobus non è troppo diversa dalle abitudini: ragazzi in gruppo che parlottano fra loro, l’uno accanto all’altro, talvolta con la mascherina buttata sotto il mento o addirittura infilata attorno al polso. Di diverso rispetto al passato c’è piuttosto il numero di autobus che arrivano tutti insieme, in pochi minuti, davanti ai cancelli delle scuole: abbastanza per garantire il limite dell’80% dei posti a sedere previsto dalla normativa anti Covid (41-42 posti al massimo), con alcuni autobus che ripartono spesso mezzi vuoti, anche se questo ovviamente non basta ad assicurare quelle regole di comportamento dettate prima di tutto dal buon senso.
È questa la situazione che si osserva all’uscita delle scuole superiori di San Miniato, l’Itc Cattaneo e il liceo Marconi a La Scala, dove per prevenire il rischio di assembramenti entrambe le scuole hanno previsto orari scaglionati.Due i turni di uscita al Cattaneo dal lunedì al venerdì (12,30 e 13,20), senza dimenticare che la scuola accoglie ogni giorno solo i due terzi del numero complessivo di studenti, grazie al sistema di turnazione che ogni settimana, per ciascuna classe, prevede 4 giorni di lezione a scuola e 2 a distanza. Diversa la situazione del Marconi, dove le lezioni si svolgono sempre in presenza e le uscite sono scaglionate in tre gruppi, ma solo a distanza di 5 minuti l’una dall’altra: un po’ poco per evitare che i ragazzi si accalchino tutti in pochi metri alla ricerca dal genitori in automobile o dell’autobus in arrivo. Del resto gli autobus non mancano: 6 quelli che arrivano nell’arco di mezzora nel piazzale di via Trento, ognuno diretto ad una diversa località della zona: da Empoli a Santa Croce, da Castelfranco a Montaione. Molti i posti a sedere che restano vuoti, anche se qualche ragazzo sale con la mascherina abbassata beccandosi un paio di urlacci dall’autista. Ad ogni modo non si vedono pullman stracolmi, né ragazzi costretti a restare in piedi come avveniva spesso negli anni passati.
Stessa situazione anche all’uscita del Cattaneo, dove forse si osserva una certa dose di indisciplina in più, con diverse mascherine sotto il naso e addirittura qualche ragazzo che la lascia tranquillamente in tasca, avvicinandosi e parlando coi compagni come se nulla fosse. In pochi minuti arriva però una schiera di ben 8 pullman che permette di “spezzare” l’assembramento, dividendo gli studenti in base al proprio paese di residenza. Solo negli autobus diretti a Castelfranco e Santa Croce si osserva una concentrazione maggiore, ma comunque senza riempire tutti i posti a sedere e restando, probabilmente, al di sotto dell’80% previsto dalla normativa.
A confermare il rispetto del limite di legge è anche Stefano Sequi, titolare dell’omonima ditta di trasporti, con sede a Santa Croce, che gestisce insieme a Ctt il servizio verso le scuole di San Miniato e Pontedera, oltre a collaborare al trasporto scolastico dei Comuni di Santa Croce, Castelfranco e Montopoli. “Abbiamo centrato l’obiettivo, perché la capienza è al di sotto dell’80% e al momento non si registrano episodi di sovraffollamento” afferma Sequi, che si dice fiducioso in vista dell’orario definitivo delle scuole che partirà proprio da domani, lunedì 12 ottobre.
“Stiamo andando discretamente – aggiunge – e dai prossimi giorni dovremmo andare a regime”. Sarebbe stato più complicato, “se non impossibile” dice Sequi, rispettare il limite del 60% che era stato paventato prima dalla riapertura delle scuole e che negli ultimi giorni, con il recente boom di contagi, è stato nuovamente avanzato. In attesa di capire se le norme diventeranno più stringenti, le ditte di trasporti sembrano comunque aver trovato la quadra per rispettare le regole attualmente in vigore: “Addirittura – ricorda la Sequi – se il tragitto è più breve di 15 minuti la normativa ti consente di viaggiare al 100%, ma di fatto non lo fa nessuno, neppure per i brevi tratti del servizio scuolabus organizzato dai Comuni. Gli autisti ovviamente hanno la responsabilità di far rispettare il limite, oltre a richiamare i passeggeri sull’uso della mascherina e dell’igienizzante che abbiamo messo agli ingressi”. La stessa Sequi, tuttavia, per sopperire al maggior numero di corse ha dovuto incrementare il proprio personale, assumendo 6 autisti in più con un contratto a tempo determinato che arriverà a scadenza a dicembre, anche se l’andamento dei contagi lascia supporre che sarà necessariamente prolungato. Il tutto senza dimenticare la sanificazione dei mezzi, ogni 24 ore, con un apposito macchinario che nebulizza dentro l’autobus un disinfettante battericida.