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Via ai lavori sulla variante San Pierino, cambia anche la competenza: un tratto alla Regione e uno al Comune

1 ottobre 2020 | 14:20
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Via ai lavori sulla variante San Pierino, cambia anche la competenza: un tratto alla Regione e uno al Comune

Le modifiche approvate dal consiglio della città metropolitana di Firenze

Una tratto alla regione Toscana e uno al comune di Fucecchio: il consiglio della città metropolitana di Firenze ha approvato, su proposta del consigliere Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo e delegato alla viabilità per l’Empolese Valdelsa, la cessione alla Regione della proprietà del tratto di Sp 11 Pisana per Fucecchio, compreso fra via Cesare Battisti e via Bonaparte, al fine della successiva classificazione a Strada regionale 436 Francesca da parte della regione Toscana. Approvata anche la cessione della gestione sul tratto di Sr 436 Francesca, dal chilometro 24+065 al chilometro 25+430, per la lunghezza di circa 1365 metri, in località San Pierino, nel comune di Fucecchio, perché venga invece classificata come strada comunale.

“La nuova classificazione di questi tratti di strada – osserva Cucini – rende più agevole e funzionale la loro gestione e manutenzione. Abbiamo portato avanti un energico lavoro di squadra tra città metropolitana, comune di Fucecchio e regione Toscana per tutti gli studi e gli adempimenti formali necessari a questo passaggio”.

Hanno votato a favore della delibera illustrata da Cucini, Partito democratico, Italia vica e Territori Beni Comuni. Astenuto il Centrodestra per il cambiamento.

Cucini annuncia, nel frattempo, che nei prossimi giorni sono programmati i lavori sulla Sr 436, nel tratto della variante di San Pierino, grazie ai quali la città metropolitana, entro il mese di ottobre, opererà il risanamento della pavimentazione stradale. La Regione ha trasferito i 410 mila euro stabiliti per la gestione della Sr 436 di cui è proprietaria.

“E’ un intervento importante – sottolinea Cucini – Anche in questo caso uno stretto coordinamento tra enti ha consentito il superamento degli ostacoli formali e sostanziali (a partire dall’emergenza sanitaria) per l’apertura dei cantieri. Ma ora ci siamo”.