“Una tavola per camminare sulle acque”, scale sconnesse ed erbacce al cimitero di San Miniato






I residenti avevano anche promosso una raccolta firme. “Non sappiamo più come farci ascoltare”
“Dove sono finite le nostre firme? Le tasse non le paghiamo anche noi? I nostri morti non li dobbiamo ricordare?”. Non si dà pace Carla Papanti, residente del comune di San Miniato, per le condizioni in cui da tempo versa in molti tratti il cimitero del capoluogo sulla salita di via Catena. “Questo sarebbe il campo santo del capoluogo – dice – eppure, specie nella parte vecchia, ci sono molti tratti che sembrano abbandonati a loro stessi”.
E in effetti camminando fra le tombe, fra passi sconnessi, erbacce e qualche calcinaccio cadente, la situazione sembra poco consona ad un luogo che, come quasi sempre avviene, è soprattutto frequentato da persone anziane. Le scale di accesso alla parte ‘alta’ in cemento armato, che fa da cerniera fra parte vecchia e nuova del cimitero, sono tutte rovinate, per non parlare di una delle grandi porte in vetro ormai in frantumi.
“Qui – ci dice Giorgia, un’altra signora che spesso viene a mettere un fiore ai suoi cari – d’inverno si allaga tutto. Qualche anima buona ci ha lasciato una tavolaccia ormai marcia per permetterci di camminare sulle acque”. Un paesaggio purtroppo tristemente noto agli avventori del luogo, che affollano queste stradine i primi di novembre. “Vi sono poi dei passi che stanno letteralmente sprofondando – segnala un’altra signora – dietro la chiesetta, per esempio, l’intera strada è tenuta su da una palizzata e delle tavole che stanno cedendo. Il risultato è che la strada è tutta piena di avvallamenti”.
Sotto le tavole, poi, le tombe più vecchie, sono conquistate a più riprese da erbacce e arbusti. Macchine di umido e infiltrazioni, poi, riguardano in vari punti i forni laterali. “Qualche anno fa, molti residenti esasperati avevano promosso una raccolta firme – dice Carla –. Ne raccogliemmo molte, tutte in regola. Non fu difficile perché anche allora la situazione del campo santo non era buona. Le portammo in comune ma per tutta risposta ci venne detto che non c’erano soldi per fare i lavori. Altri cimiteri del comune però non sono in questo stato di abbandono. Si parla ormai di alcuni anni fa. Nel frattempo è passato tempo, il degrado è aumentato, le persone si lamentano ancora ma non sappiamo più come farci ascoltare”.