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Polizia municipale, volontari e zona pedonale: ecco il futuro della stazione di San Romano

17 settembre 2020 | 19:47
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Polizia municipale, volontari e zona pedonale: ecco il futuro della stazione di San Romano
Polizia municipale, volontari e zona pedonale: ecco il futuro della stazione di San Romano
Polizia municipale, volontari e zona pedonale: ecco il futuro della stazione di San Romano
Polizia municipale, volontari e zona pedonale: ecco il futuro della stazione di San Romano
Polizia municipale, volontari e zona pedonale: ecco il futuro della stazione di San Romano
Polizia municipale, volontari e zona pedonale: ecco il futuro della stazione di San Romano

Il progetto di riqualificazione presentato alla consulta. Per Capecchi: “Sarà una zona più appetibile”

Zona pedonale, terminal per i bus, posteggi per i taxi e bike sharing. Poi ancora l’edicola, il distaccamento della polizia municipale e la sede di un’associazione di volontariato. Con il tempo e salvo imprevisti tutto questo sarà nell’area della stazione di San Romano di Montopoli Valdarno e rientra nel progetto di riqualificazione della parte bassa della frazione. È stato presentato ieri (16 settembre) alla consulta di San Romano il progetto definitivo (non ancora esecutivo) da circa 800mila euro con i rendering che hanno illustrato, in linea di massima, come sarà l’area stazione una volta terminati i lavori.

Alcune modifiche possono ancora essere apportate: innanzitutto perché non si conosce la metratura esatta del terreno che Ferrovie dello Stato venderà al comune di Montopoli per l’acquisizione dell’area. “Ci sono alcuni sottoservizi – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Varallo – che devono rimanere di competenza di Fs e quindi non possiamo acquisire le aree in cui si trovano”. E poi ci sono le idee e gli spunti che possono venire dalla cittadinanza.

A spiegare nel dettaglio l’iter e i lavori, oltre a Varallo, c’erano il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi e l’architetto Fausto Condello. A loro sono state rivolte le domande relative ai bagni della stazione, oggi chiusi da Ferrovie per motivi di sicurezza, su come rallentare il traffico veicolare e, soprattutto in alcune strade della frazione, come prevenire gli allagamenti. Tutte questioni che esulano un po’ dal nucleo della riqualificazione, ma che comunque sono state prese in considerazione.

Uno degli aspetti principali è quello della mobilità. Già la stazione in sé è un hub cruciale per gli spostamenti, ma il progetto di riqualificazione va a intrecciarsi con quello della ciclopista dell’Arno che passerà giusto dietro la stazione. “La frazione, anche grazie al rifacimento delle facciate dei palazzi, sta cambiando – così l’assessore Varallo – La stazione è anche un punto di ingresso principale per il turismo, sempre più ‘lento’, con un tipo di mobilità pedonale o ciclabile. Per mettere in sicurezza anche la viabilità stradale, toglieremo il parcheggio in curva e lì ci sarà un marciapiede. Tutto il piazzale d’ingresso sarà reso pedonabile in modo da eliminare ogni pericolo. Ci saranno parcheggi a sosta lunga e a sosta breve, magari per chi deve prendere i figli che tornano da scuola, e fino a sei parcheggi per i pullman in caso di problemi al traffico ferroviario. Inoltre, abbiamo ritrovato il vecchio condotto idraulico che scaricava a San Romano: lo sistemeremo e ci consentirà di risolvere i problemi idraulici di San Romano Basso”.

Sempre sulla sicurezza stradale, sono emerse criticità anche sulle arterie che si immettono su via Cavour. Un caso è quello di via della Pace, dove ci sarebbe, secondo alcuni, un cartello di ‘dare precedenza’ poco segnalato. Un modo per rallentare la velocità delle auto è quella di fare attraversamenti pedonali rialzati in via Cavour. “La strada è provinciale – ha aggiunto Varallo -, ma si possono fare. Anzi, sono opere già finanziate e progettate”.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di concludere gara e affidamento lavori nel 2021. L’iter, nel suo complesso, può essere diviso in tre blocchi: la prima fase consiste nell’acquisizione dell’area. È in corso di definizione la metratura esatta, ma sarà probabilmente intorno ai 4mila metri quadri. Il 29 luglio scorso c’è stato anche un sopralluogo congiunto del comune e di Ferrovie dello Stato: “Il margine vicino a i binari – ha spiegato Condello – e la parte terminale potrebbero influire sui metri quadri che ci venderanno”. La seconda fase riguarda l’edicolante e la stipula del contratto d’affitto. “Dovrà necessariamente spostarsi da lì – hanno detto gli amministratori – perché è in una zona in cui non può stare”. La nuova sede dell’edicola probabilmente sarà nel fabbricato dell’area ex scalo merci, che, secondo gli accordi, dovrebbe essere concesso in comodato d’uso gratuito (terza fase) da Ferrovie al comune di Montopoli. Due terzi di quel fabbricato ospiteranno l’edicola e la sede di un’associazione. Mentre nel fabbricato viaggiatori ci sarà il distaccamento della municipale.

È chiaro che una volta messa in funzione tutta la macchina dei servizi dovranno esserci dei servizi igienici. “Oggi – ha ricordato l’architetto Condello – Ferrovie li ha chiusi perché erano ricettacolo di attività particolari. Ma quando prenderà la gestione il comune saranno riaperti”. Dello stesso avviso il sindaco Capecchi: “È ovvio – ha detto – che li riapriremo e li puliremo, così come facciamo con tutti gli altri edifici comunali”.

Un quartiere che cambia, dunque, quello della stazione a San Romano Basso. Una zona per certi versi “difficile”, che ha vissuto nel tempo un cambiamento di abitudini. “Il quartiere della stazione – ha detto Capecchi – ha vissuto diversi cambiamenti demografici con nuove famiglie arrivate con usi e costumi diversi. Già la stazione di per sé e un luogo di scambio: per questo abbiamo pensato a delle modifiche per creare un luogo più sano e più pulito. Le zone interessate dai cambiamenti sono il piazzale e l’ex scalo merci, anche se per il resto Ferrovie non tiene le aree di sua proprietà come si deve. Con la riqualificazione il quartiere avrà un‘appetibilità sotto l’aspetto abitativo e commerciale. Poi le ripercussioni saranno anche sulla sicurezza stradale. La mobilità cambierà: non esiste un mezzo che unisce le frazioni del nostro comune. Ci sarà un sistema di spostamento su gomma che parte da San Romano e raggiunge tutte le frazioni. Servirà per chi deve prendere il treno, ma anche per chi deve fare spostamenti interni. Saranno potenziate le linee dei pullman che si muovono tra le frazioni del nostro comune”.