Carcasse di pecora, la condanna del centro islamico: “Gesto vile”

Respinte le accuse: “Se si ha a cuore questa comunità si cercano soluzioni, non basta semplicemente puntare il dito”
Dopo il ritrovamento della carcasse di pecora sulla strada vicino al cimitero di Santa Croce sull’Arno, anche l’istituto culturale islamico Masjid A-sahaba vuole dire la sua. Una presa di posizione doverosa, visto che, in diversi, senza mai dirlo esplicitamente, hanno alluso al fatto che soltanto pochi giorni fa era stata celebrata la Pasqua islamica e che quindi potrebbe esserci un collegamento tra il rito e il ritrovamento.
“Vi riportiamo un fatto di cronaca – inizia così il messaggio rivolto ai fedeli e a tutta la comunità di Santa Croce – successo in questi giorni a Santa Croce sull’Arno. Sono stati ritrovati resti di carcasse di agnelli nei pressi del cimitero. Un gesto ignobile, vile e vergognoso, che può essere fatto solo da un individuo che non ha rispetto della comunità e delle regole”.
“È importante anche dire – prosegue – che non si conosce ancora la dinamica dell’episodio, come non si conoscono ancora le generalità di chi ha compiuto questo atto di inciviltà. Ma poco importa. Gesti come questo sono da condannare senza mezzi termini, a prescindere dal paese di provenienza, dalla religione, dal colore o da altre ‘discriminanti’”.
“Qualcuno ha collegato l’episodio alla festa della Pasqua islamica: a questi, rispondiamo con certezza che non è stata la Pasqua islamica a buttare i resti, sono state le persone a farlo. Se si ha a cuore questa comunità si cercano soluzioni, non basta semplicemente puntare il dito. Certo è facile, ma non basta – afferma -. Siamo per la legalità, per il rispetto e per il bene comune. Siamo per il fatto che ognuno deve fare la sua parte. La politica, le associazioni, le varie persone, tutti devono contribuire per una Santa Croce sempre più giusta. Auguriamo alle varie autorità un buon lavoro e che presto il responsabile possa pagare per il terribile gesto”.