Carnevale d’autore, Bracci resta presidente ma solo fino a ottobre. “Al lavoro sull’edizione 2022”



Il covid potrebbe far saltare quella 2021. Le cene di settembre “traslocano” ai capannoni
È impossibile sapere come saremo messi fra sei mesi. Se il coronavirus colpirà ancora e se le norme contro gli assembramenti saranno sempre in vigore. Eppure ci sono eventi che più di altri hanno bisogno di tempo, lavoro e preparativi di lungo periodo. È il caso del Carnevale d’autore di Santa Croce sull’Arno, su cui già in piena estate pendono tutte le incognite per la prossima edizione, tanto che lo scenario più probabile – già a 6 mesi di distanza – sembra quello di una clamorosa rinuncia, se non di un’edizione “simbolica” ben diversa dalle abitudini.
Un dubbio che da settimane alimenta il dibattito all’interno dei quattro gruppi e del comitato Carnevale, il cui mandato (arrivato proprio quest’anno a scadenza) è stato eccezionalmente prorogato fino al 31 ottobre per affrontare le incertezze dettate dall’emergenza Covid. “Innanzitutto – spiega la presidente uscente Manuela Bracci – le norme contro gli assembramenti impediranno ai gruppi di tornare alle stanze per iniziare a lavorare alla prossima edizione. Sullo sfondo però resta il dubbio più grande: chi ce lo dice che a febbraio andrà tutto bene e il carnevale si potrà fare? E se anche fosse come faremo a mantenere le distanze, per chi sfila ma soprattutto per il pubblico? Senza contare, poi, che i gruppi stanno vivendo anche una difficoltà a livello di risorse, perché hanno dovuto rinunciare a diversi eventi e a settembre non potranno organizzare le tradizionali cene e sagre nel centro storico”.
Per ovviare almeno in parte al problema, è stato deciso in questi giorni di “traslocare” le cene di settembre nel grande piazzale di fronte ai capannoni del carnevale, che sarà disponibile a turno fra i quattro gruppi, anche se la partecipazione sarà comunque ridotta.
Per questo, in attesa di sapere se il carnevale si potrà fare o no, la decisione del Comitato è stata quella di guardare già al 2022, “approfittando” dell’emergenza per mettere in discussione la manifestazione e provare a migliorarla. “Negli ultimi anni la partecipazione di pubblico non ci ha soddisfatto – spiega Bracci – perché la gente in piazza alla fine è sempre la stessa: sono sempre familiari di chi sfila e persone legate ai gruppi. Così abbiamo deciso di creare un gruppo di lavoro che butti giù delle idee per migliorare l’immagine e l’attrattiva del nostro carnevale. Se queste innovazioni non saranno attuabili il prossimo anno vorrà dire che le porteremo in piazza nel 2022, mentre per il 2021 studieremo una ‘soluzione B’ che comunque anticipi il carnevale che verrà”.
Tutte le idee e le proposte, alla fine, saranno lasciate in eredità al nuovo Comitato che dovrà essere costituito entro fine ottobre. Comitato che Bracci conferma di voler lasciare: “Ho già fatto due mandati – dice – ed è giusto che ci sia un po’ di ricambio”.